Longo: “C’è rammarico, ma mi tengo la prestazione. Dobbiamo pensare alla salvezza”

RAMMARICO E PRESTAZIONE – «C’è rammarico perché le tante occasioni avute dovevano permetterci di portare a casa tre punti, però mi tengo la prestazione. Una prestazione di maturità di una squadra che dopo due sconfitte ha incontrato Sassuolo e Sampdoria ed è stata comunque capace di stare dentro la partita, di mantenere lucidità per tutti i 90 minuti, cercando tramite il gioco di vincerla. Non ci siamo riusciti anche per un pizzico di imprecisione sotto porta, ma mi piace pensare che la strada incanalata sia di un gruppo che si sta formando con grande positività».

I CAMBI – «Nel secondo tempo la abbiamo interpretata molto meglio: sono entrati molto bene Lella e Falletti e noi siamo riusciti a spiegare bene durante l’intervallo la partita che doveva essere fatta. I ragazzi hanno creato diverse occasioni per andare in vantaggio, poi i due ingressi in campo sicuramente ci hanno permesso di mantenere un livello alto. L’ingresso di Manzari? Forzarla con un ulteriore attaccante poteva voler dire anche rischiare di perderla e in questo momento non ci potevamo permettere di perdere questa gara».

IL 3-5-2 – «La scelta dei tre in mezzo era dettata da un po’ di situazioni: l’assenza di Sibilli, era arrivato Falletti in quella posizione ma solo da qualche ora, non potevamo farlo partire dall’inizio. Oltre a ciò, eravamo alla terza partita in una settimana, le forze andavano distribuite dentro il campo nella maniera migliore con i tre centrocampisti. Secondo me lo abbiamo fatto bene».

OBIETTIVI – «Dobbiamo pensare alla salvezza in questo momento perché l’inizio è stato di questo tipo. Dobbiamo essere equilibrati, non possiamo farci prendere da facili entusiasmi o deprimerci per prestazioni che non arrivano. La salvezza prima di tutto, poi se saremo bravi a meritarci sul campo quello che per la squadra oggi è un sogno di sicuro non ci tireremo indietro. Io sono ambizioso, come già detto, e voglio che anche la mia squadra diventi sempre più ambiziosa».

L’INIZIO – «Il sicuro nel calcio è morto e sepolto. Questo è un campionato da prendere sempre con grandissima attenzione e con grandissima umiltà. La salvezza va conquistata sul campo, mi auguro possa arrivare il prima possibile attraverso umiltà e sacrificio. Poi dopo proveremo a spostare l’obiettivo strada facendo. L’inizio ci ha dato meno punti di quello che la squadra ha proposto, in tutte le partite a parte quella con la Juve Stabia siamo usciti dal campo con rimpianti. Le chiacchiere stanno a zero, non mi piace fare promesse».

Labaricalcio