Chiuso il mercato di riparazione, il Bari è chiamato a risollevarsi a Ferrara, su un campo che ha dato storicamente poche soddisfazioni ai Galletti che all'andata contro gli emiliani hanno visto sfumare due punti dopo essere passati avanti con il doppio vantaggio.
Nell'undici iniziale sorprende la scelta di Pucino a destra e Mallamo titolare, mentre in avanti tornano le due punte con Cheddira supportato dal neo arrivato Esposito.
Partita equilibrata nei primi minuti in cui la Spal si fa preferire ma il possesso palla non sortisce effetti, anzi è il Bari ad andare vicino al gol in un paio di occasioni con Cheddira ma ci pensa Folorunsho ad aprire il festival del gol con un gran tiro da fuori. Passano 5 minuti ed ancora Folo si vede respingere un tiro che finisce sui piedi di Esposito che controlla e piazza la palla alle spalle di Alfonso facendogliela passare tra le gambe.
Nella ripresa dentro Molina per Folorunsho, con la Spal che parte forte e De Rossi che butta nella mischia Naingollan ma è il Bari ancora una volta a segnare, questa volta con Cheddira che riceve palla sulla trequarti, fulmina il suo marcatore e segna con un tran tiro in diagonale. Partita chiusa? No, quando hai contro un top player come Naingollan che dal nulla si inventa un assist per la testa di Moncini, il Bari però non si scompone e segna il quarto gol con l'ex Antenucci, entrato al posto di Esposito, ben servito da Pucino. A questo punto il Bari gioca sul velluto, parte con un prolungato tiki taka che non vede nessuna reazione dei padroni da casa ma, come detto prima, non si può mai stare tranquilli quando contro hai uno come Naingollan che si inventa il gol 4-2 con un tiro a 1000 all'ora dal limite dell'area a 10 minuti dal novantesimo. Il gol e la grinta del belga danno una carica impressionante ai ferraresi che due minuti più tardi vanno vicinissimi all'impresa segnando il 3-4 con Celia che approfitta di una dormita colossale della difesa biancorossa. Negli ultimi minuti entra Zuzek per cercare di arginare gli attacchi e le palle lunghe dei padroni di casa che tuttavia non riescono nell'impresa e dopo 6 lunghissimi minuti di recupero il Bari può tornare a festeggiare i 3 punti.
Partita al cardiopalma che è sembrava più volte in ghiaccio ma che come all'andata ha visto gli emiliani riprendersi e sfiorare ancora una volta l'impresa che questa volta non è arrivata.
Forse sgombri dai pensieri del mercato o tranquilli per via di una panchina non più ristretta, il Bari riparte cercando, a questo punto, di agguantare un posto nei playoff perché si spera che finalmente si smetta di dichiarare che l'obiettivo è la salvezza e si punti a qualcosa in più.