BARI - Nasce un patto di ferro per la serie B. La presenza del presidente Luigi De Laurentiis a Bari nei primi giorni della settimana non ha avuto soltanto il potere di caricare la squadra in vista dei playoff. Tra la società e la truppa di Vincenzo Vivarini, infatti, è stata risolta una questione tanto delicata, quanto potenzialmente spinosa. L’interruzione del campionato di serie C, infatti, ha comportato per tutti i club (dalla massima serie alla Lega Pro) il problema del saldo degli emolumenti relativi al periodo di inattività. Una vicenda che in casa biancorossa è stata affrontata con la massima disponibilità tra le parti. Tuttavia, occorreva pur arrivare ad un punto fermo: gli allenamenti sono ripresi da due settimane, così come si avvicina sempre più il debutto ai playoff che per i biancorossi scatteranno il prossimo 13 luglio, direttamente dai quarti di finale.
Ebbene, in accordo con la proprietà, staff tecnico e calciatori avrebbero garantito la disponibilità a rinunciare alle spettanze di marzo (dal dieci al 31: fino al nove capitan Di Cesare e compagni sono stati impegnati in campionato) e di aprile, mentre il mese di maggio “scalerebbe” su luglio, lasciando giugno invariato. Non si tratta di un atto da dare per scontato. Non a caso, moltissimi top club italiani e stranieri sono ancora alle prese con tale vicenda. E mentre per i più giovani (i vari Marfella, Corsinelli, Pinto) è giunta in soccorso la cassa integrazione in deroga (accordata per chiunque abbia ingaggi entro i 50mila euro annui), va sottolineato in particolare il passo compiuto dai big della rosa: da Frattali a Di Cesare, da Bianco a Laribi, da Costa fino al bomber Mirco Antenucci che è stato tra i primi ad aderire alla proposta del club. Un particolare, peraltro, va aggiunto sul bomber molisano. Nonostante i 35 anni compiuti, la sua straordinaria vena realizzativa (con 20 reti è il capocannoniere dell’intera C) ha calamitato interessi di compagini di alta serie B, nonché sondaggi persino da qualche formazione di A. Eppure, il numero sette biancorosso ha ribadito con forza di voler restare nel capoluogo pugliese e di onorare il contratto che lo vincola fino al 2022.
La società ha apprezzato il gesto dell’allenatore Vincenzo Vivarini e dei i suoi ragazzi al punto da spingersi a due promesse. La più importante è la garanzia del pieno recupero delle mensilità oggetto di rinuncia che sarebbero traslate come premio per la promozione in serie B. Un incentivo pesante, quindi, per centrare l’obiettivo promozione. Un riconoscimento, peraltro, alla professionalità del gruppo che ha trascorso il lockdown a Bari, lontano da affetti e famiglie. Un sacrificio che non ha scalfito la dedizione agli allenamenti, come dimostra la buona condizione generale rilevata alla ripresa dei lavori.
Ma c’è di più. Perché, in caso di salto in cadetteria, il club non è intenzionato a passare da nuove rivoluzioni. E sarebbe stata assicurata la volontà di confermare in blocco il gruppo attuale, ad eccezione di chi magari legittimamente chiederà una nuova sistemazione. Scontato che la permanenza a Bari giocando in B sarebbe l’ambizione di gran parte dei calciatori biancorossi.
Fiducia a piene mani, quindi, e riconoscimento economico. Luigi De Laurentiis si augura che sia il mix perfetto per innalzare al massimo le motivazioni della sua creatura, chiamata ora a dimostrare tutto il suo valore.
Gazzetta del Mezzogiorno