Tornerà in Italia. Ma non saprà cosa farà nell’immediato futuro. David Platt, una delle icone del Bari calcio degli anni Novanta, quello che voleva puntare a entrare in Europa, darà una mano al Palermo griffato Futere Sports&Entertainment, la società inglese che lo ha rilevato da Maurizio Zamparini.
Una nuova avventura in salsa tricolore per l’ex calciatore dell’Aston Villa, con qualche incognita di troppo legata al suo ruolo all’interno del club rosanero.
Per inquadrare meglio il parsonaggio, vi riproponiamo un articolo - sempre attuale - di Matteo Ciofi, pubblicato sul Guerin Sportivo.
“Storicamente i giocatori inglesi hanno sempre faticato nel campionato italiano. Difficile trovare una spiegazione valida e credibile, di certo è una costante che ha riguardato talenti e calciatori d’oltremanica giunti nella nostra penisola. Fra questi, non si può non considerare David Andrew Platt, centrocampista offensivo inglese, classe 1966 e girovago della Serie A nella prima metà degli anni Novanta.
Nasce nella periferia di Manchester, cresce in una famiglia ricca dell’alta borghesia e a 17 anni entra nelle giovanili dei Red Devils dove trascorre due stagioni prima che Ron Atkinson decida di tagliarlo dalla rosa. Precipita in quarta serie nel Crewe Alexandra ed inizia la sua scalata verso la Premier, nel 1988 infatti l’Aston Villa lo acquista e qui, il giovane Platt, si afferma siglando 50 gol in tre stagioni. Durante l’esperienza a Birmingham conquista la Nazionale, Robson lo convoca per un’amichevole contro l’Italia e l’anno successivo lo include per l’avventura mondiale.
Esplode durante la Coppa del Mondo, decide con un gol magnifico la gara contro il Belgio agli ottavi, segna al Camerun ai quarti e trasforma uno dei rigori contro la Germania anche se a passare sono i tedeschi. L’Inghilterra sfida così la Nazionale di Vicini per la medaglia di bronzo, Platt segna ancora ma non basta, i britannici chiudono quarti e il centrocampista è ignaro di aver appena giocato in quello che diventerà dodici mesi dopo il suo stadio, il San Nicola di Bari.
Gazzetta del Mezzogiorno