Dopo il ritorno alla vittoria e le buone indicazioni arrivate dal secondo tempo di Brescia, il Bari è chiamato contro l'Ascoli a cancellare lo zero nella casella delle vittorie interne. Marino sceglie la difesa a 3, con Zuzek al posto dello squalificato Di Cesare e Pucnino che con Vicari completa la linea arretrata.
Partenza ottima del Bari, che nei primi dieci minuti attacca e fa pressing ma senza concretizzare, così ne approfitta l'Ascoli che pian piano cresce ma la difesa e Brenno vanificano le offensive dei marchigiani.
La ripresa vede le due squadre che timidamente provano a superarsi, Acampora e Nasti vanno vicino al gol che arriva a dieci minuti dal novantesimo con Sibili che parte da destra, si accentra e dal limite dell'area fa partire un tiro che sorprende l'estremo difensore ascolano, per il gol che fa esplodere i 16000 accorsi allo stadio. Gol importante che il Bari questa volta riesce a difendere con i denti, grazie anche ai riflessi di Brenno che in un paio di occasioni respinge gli attacchi avversari, quindi dopo 6 minuti di recupero il Bari può finalmente festeggiare la prima vittoria interna del campionato.
Era dal ritorno delle semifinali playoff dello scorso campionato che il Bari non vinceva in casa, in quell'occasione Benedetti vanificò il gol segnato dal Sudtirol all'andata, facendo esplodere un San Nicola gremito e portando il Bari in finale. Il gol di Sibilli non ha lo stesso peso ma potrebbe significare moltissimo in ottica futura, sbloccando mentalmente i Galletti. Seconda vittoria di fila che allontana il Bari dalla zona calda e fa respirare l'aria fresca dei playoff, ora però bisognerà continuare il percorso di crescita.