Davanti a più di 51000 spettatori, il Bari è chiamato a mettersi alle spalle la beffa di Lunedì scorso ed aggredire il Sudtirol, pronto a difendere il vantaggio con i denti, cosa di cui sono maestri.
Bari Offensivo, con Ricci al posto dello sfortunato Mazzotta, Bellomo per Benedetti e Morachioli per Antenucci.
Partita che segue il copione previsto, con il Bari aggressivo ed il Sudtirol in 11 dietro la linea della palla, gli spazi mancano ma il San Nicola spinge i biancorossi all'arrembaggio che ci provano spesso da fuori ma con poche fortune e quando la palla non sfiora il palo, ci pensa Poluzzi ad esaltarsi su un grandissimo colpo di testa di Vicari. Nell'ultimo dei 3 minuti di recupero, tuttavia, con il Bari sbilanciato alla ricerca del gol, improvvisamente sbuca una palla dalle parti di Celli, unico uomo avanzato degli ospiti che ruba palla a Ricci, autore di uno sciagurato retropassaggio per Caprile a centrocampo, si invola tutto solo verso la porta biancorossa e viene steso dallo stesso Ricci che quindi lascia il Bari in 10 per tutto il secondo tempo.
Nella ripresa Mignani inserisce Matino per Bellomo ed il Bari, nonostante l'inferiorità numerica, riprende ad attaccare ma quelle poche volte in cui il Sudtirol conquista palla, ha più libertà di azione. A metà ripresa Mignani opera un triplice cambio, entrano Botta, Folorunsho e Benedetti per Maita, Morachioli ed Esposito, scelta che un minuto più tardi si rivela decisiva: Botta fa partire un cross su cui Cheddira fa velo, Folorunsho appoggia per Benedetti che di controbalzo fa esplodere i 51000 per il vantaggio che vale la finale. Nell'infinito recupero di 6 minuti, poi diventati 8, il Bari si difende ma c'è tempo per l'ultimo brivido con Carretta che mette fuori perché, diciamocelo, sarebbe stato davvero troppo subire quel gol, la dea bendata non può aiutare ad oltranza ma prima o poi bisogna fare i conti con la realtà che premia la voglia dei giocatori del Bari di vincere, premia la spinta dei 51000 e premia le scelte del criticassimo Mignani, vincitore totale della gara.
In tanti in questi ultimi 4 giorni hanno suonato la marcia funebre al Bari, indicando Mignani come colpevole dell'eliminazione del Bari ma spiace per loro, oggi saranno molto tristi, il Bari ha vinto con pieno merito, sfondando un muro che sembrava non di cemento armato ma di gomma, ci hanno pensato i cambi della ripresa a spingere i Galletti in finale, in maniera assolutamente meritata, perché se all'andata l'unica vera differenza tra le due squadre è stato il gol in pieno recupero, nel ritorno è stato un monologo barese. Appuntamento per altre due gare, con la possibilità che il campionato di B si chiuda con le stesse due squadre che lo hanno aperto.