Quella di Cagliari è una delle trasferte più difficili del campionato, sulla carta non c'è storia, i sardi sono una corazzata ma il Bari in questo inizio di stagione ha dimostrato di saper giocare a calcio e non a caso è l'unica squadra ancora imbattuta di B.
Primo tempo molto sotto tono, le due squadre si temono, evitano di scoprirsi ed il duo Di Cesare - Vicari dimostra di essere in palla, dalle loro parti non passa nulla.
Chi si aspetta una ripresa diversa rimane deluso, Caprile e Radunovic rimangono quasi del tutto inoperosi fino al 77° quando dal nulla Maita, schierato titolare a sorpresa, si inventa l'ennesimo lancio illuminante per Cheddira, la palla sembra troppo forte ma ciò che tocca l'italo marocchino in questo periodo si trasforma in oro così addomestica la palla di petto ed anticipa il portiere in uscita per l'incredibile gol del vantaggio.
Pochi minuti e succede l'incredibile con l'arbitro che, a palla ferma, sventola il cartellino rosso in faccia a Pucino, reo molto probabilmente di aver rivolto frasi ingiuriose all'arbitro. Benedetti, entrato da poco al posto di un ottimo Maiello passa a fare il terzino, bloccando stoicamente tutte le folate finali dei sardi che nel concitato finale timbrano il palo con Pavoletti ma dopo 6 interminabili minuti di recupero il Bari può festeggiare questa incredibile impresa, dopo circa 20 anni torna a vincere a Cagliari.
Solidità, questa è la parola chiave di questa partita, il Bari, a differenza delle prime giornate, è stato molto meno brillante e divertente ma si riscopre solido in difesa, la squadra c'è, la banda di Mignani voglia di sorprendere ma soprattutto sa giocare a calcio, difende e con Cheddira riesce a strappare i 3 punti nell'unico tiro in porta di tutta la gara.
Punti importanti e pesantissimi ma bisogna rimanere con i piedi per terra, bisogna raggiungere il prima possibile la salvezza.