Come sempre è un piacere seguire le sue conferenze, soprattutto per la sua spontaneità e schiettezza.
Proprio per via della sua sincerità, continuo a chiedermi perché attendere l'ultimo giorno di mercato per avere autorizzazione a LDL per fare l'unico vero investimento per un attaccante straniero, che, per sua stessa ammissione, avrà bisogno di tempo per integrarsi.
L'esplosione di Cheddira non era preventivabile, per cui il rischio a cui si è andati incontro è molto elevato, così come per i terzini.
C'è un pó di contraddizione o, quantomeno, qualche stranezza sul mercato, nel momento in cui si parla di abbassamento dell'età media e si valutano operazioni come quella di Gytkjaer o Zaza (non so come avremmo pagato il lauto ingaggio), per poi ripiegare sul francese e spiegare che si è optato per un investimento.
Continuo a ritenere che toccava puntare su un centravanti di sicuro affidamento e fare investimenti in altri ruoli.
Certamente le dinamiche di mercato, soprattutto per il piazzamento degli esuberi, hanno determinato certe operazioni, ma qualcosa di meglio andava fatto.
Per esempio Ceter sta occupando un posto nella casella Over che poteva essere utilizzato da un terzino, considerato che Dorval non è pronto per la B e Mazzotta, per stessa ammissione di Polito è un ripiego fino a gennaio.
In conclusione, quello che non mi è piaciuto è il fatto di aver fatto operare il buon Ciro con un budget molto ridotto (fino al 31 agosto avevamo spesso circa 700.000 euro), per poi decidere di spendere last minute per un giocatore che avrà bisogno di tempo per ambientarsi (sarebbe stato diverso se lo avessimo preso in luglio). Tra le righe Polito ha detto che la piazza meritava un investimento, un segnale da parte della società.
Ritengo che tale segnale, da un punto di vista della utilità, doveva essere fatto meglio e con tempistiche differenti.