Accadde oggi : 16 aprile
Pillole biancorosse
1896 Nasce a Solt (Ungheria) Árpád Weisz, uno dei più grandi tecnici nella storia del calcio. Scopre un giovane Peppino Meazza all’Ambrosiana (Inter) con cui vince uno scudetto. Ne vince altri due con il Bologna che tremare il mondo fa. Di più, è il primo tecnico a guidare il Bari in Serie A, che riesce a salvare battendo il Brescia (2-1 in rimonta) nello spareggio di Bologna dell’estate 1933. Le famigerate leggi antisemite lo costringono a lasciare l’Italia con la famiglia nel 1938. Muore ad Auschwitz il 31 gennaio 1944.
Domenica, 16 aprile 1978: il Bari di Mario Santececca, subentrato da circa tre mesi a Giacomo Losi - il tecnico che ha riportato nel giugno 1977 i biancorossi in B – supera il Taranto (2-0) con i gol nella ripresa di Arcangelo “Lello” Sciannimanico e Domenico Penzo. Il primo ha debuttato in B in uno 0-0 col Taranto a poco più di 17 anni. In biancorosso dal 1973 al 1978 colleziona 106 presenze (in B e C) e 19 reti. Terminata la carriera agonistica torna a Bari da tecnico del settore giovanile e vince lo scudetto (1994) con gli Allievi nazionali, il Trofeo di Viareggio (1997) e la Coppa Italia (1998) con la Primavera. Non è fortunato alla guida della prima squadra. Quanto a Domenico “Nico” Penzo, è uno dei più grandi attaccanti che il Bari abbia mai potuto schierare come dimostrerà soprattutto quando lascerà il biancorosso. Fra il 1976 e il 1978 (prima in C con 16 reti, poi in B con 8) accumula 70 presenze. Gioca poi con Monza, Brescia, Verona, Juventus e Napoli.
Vent’anni fa, il 16 aprile 2000, il Bari di Eugenio Fascetti al San Nicola schianta (3-1) il Lecce di Alberto Cavasin e compie un passo decisivo verso l’ultima salvezza. In gol, già nei primi 33’ di gioco, Gionatha Spinesi, Iksel Osmanovski e Antonio Cassano. Nel finale di gara accorcia su rigore lo svizzero David Sesa, che ha detto non al Bari per andare nel Salento qualche mese prima. Spinesi con 52 reti (9 in A e 43 in B) tra il 1998 e il 2004 è il terzo cannoniere di sempre nella storia biancorossa dopo Luigi Bretti (69) e Mihaly Voros (54). In B è il terzo più prolifico di sempre dopo Francesco Caputo (46) e Cristian Galano (44). Lo svedese Osmanovski è una seconda punta tecnica e veloce. Gioca in biancorosso dal 1998 al 2001 totalizzando in A ben 85 presenze e 12 reti. Celebri la doppietta al Milan, poi campione d’Italia, al Meazza: 2-2 il 21 marzo 1999. E il gol all’Inter battuta (1-0) al san Nicola il 7 marzo precedente. Ai rossoneri, sempre al San Nicola, fa male anche il 18 settembre 1999 con il gol del temporaneo vantaggio in cui abbina le sue doti migliori. Terzo gol al Lecce, infine, siglato da Cassano, barese doc (48 presenze in A e 6 reti col Bari in due stagioni). Ma, come ha dimostrato anche di recente, il suo attaccamento ai colori biancorossi è vacuo… Anzi non c’è mai stato.
Buona giornata e a domani
Massimiliano Ancona