Seconda puntata di "Ex con Orgoglio" e secondo grande ospite.Dopo l'indimenticato Igor Protti è stata la volta di Emiliano Bigica, ex capitano del Bari e barese doc.
Dal suo addio a Bari avvenuto nell'estate del 95, dopo un grande campionato di serie A nel Bari di Beppe Materazzi, il centrocampista barese non aveva mai fatto del tutto chiarezza circa la sua partenza da Bari.A distanza di ben sedici anni,ecco svelati i retroscena di quel brusco addio:
"Io e Lorenzo (Amoruso ndr)fummo costretti a lasciare Bari.La società ci volle cedere per far cassa.Sono passati tanti anni ma voglio chiarire questo aspetto.Non dimenticherò mai la brutta accoglienza che i tifosi del Bari riservarono a me e Amoruso al nostro ritorno a Bari con la maglia della Fiorentina, è stato un giorno bruttissimo per noi baresi essere fischiati ed offesi nel proprio stadio e nella propria città.Ma i tifosi baresi non sapevano la verità e hanno creduto alle bugie della società!La nostra intenzione era quella di rimanere a Bari e diventare grandi con la maglia biancorossa,ma non ce l'hanno permesso!Sono un tifoso del Bari e continuero' a voler bene a quella maglia e alla città!"
Archiviata la parentesi Bari, per Emiliano Bigica si spalancarono le porte dell'ambiziosa Fiorentina di quei tempi,ma la sua avventura in viola fu poco fortunata:"A Firenze ho giocato a corrente alternata e ho fatto scelte sbagliate.Poi sono andato al Napoli e li ho subito un grave infortunio che ha dato il via al mio calvario con tanti problemi fisici, cosi a soli 33 anni ho appeso le scarpe al chiodo!"
Terminata la carriera di calciatore, è iniziata quella d'allenatore dapprima nella primavera del Novara poi nei campionati dilettantistici.Attualmente Bigica allena il Verbania in Eccellenza e la nuova avventura sembra entusiasmare l'ex numero 4 biancorosso:"Si, alleno in Eccellenza e sono un tecnico che ama far giocare bene la propria squadra,magari palla a terra. Sono in una società ambiziosa, ben organizzata e che vuole crescere, nei campionati dilettantistici non è facile!"
Il neo tecnico del Verbania ha anche guidato con la fascia di capitano al braccio, il primo Bari di Beppe Materazzi che colse un'inaspettata promozione in A.Quella era una squadra formata da giocatori giovani,ma anche esperti che Bigica ricorda cosi:"La società fece una scelta coraggiosa e si affido a giovani che provenivano dalla C,ma c'erano anche giocatori esperti come Nuccio Barone,Igor Protti,Sandro Tovalieri o Angelo Alessio.Era un mix vincente dove noi giovani abbiamo appreso esperienza dai calciatori piu' navigati mentre loro si sono fatti coinvolgere dal nostro entusiasmo.Ricordo che nell'ultima gara del campionato precedente al nostro arrivo,in casa con la Cremonese, c'erano solo 180 paganti.L'anno dopo riportammo entusiasmo e gente allo stadioi!"
Sulla carta,anche il Bari di Torrente è costruito con lo stesso mix del Bari di Materazzi.Ecco il Bigica pensiero circa il Bari attuale:"Credo che Torrente sia stata la scelta giusta.L'ho incontrato un paio di volte a livello di allievi nazionali e ho avuto buone impressioni,è un uomo di calcio.Angelozzi ha allestito una buona rosa ma credo che sarà difficile puntare alla promozione visto che ci sono delle vere e proprie corazzate come Samp,Torino e Padova.Mi fa piacere constatare che ci siano stati dei cambiamenti anche a livello giovanile,dove sono stati richiamati ex calciatori tra cui il mio amico Massimiliano Tangorra."
L'ex pupillo di Cesare Maldini ora vive a Novara.Nella società piemontese ha mosso i primi passi da allenatore, nelle giovanili.Novara che da poco è approdato nella massima serie e si contraddistingue per essere una società all'avanguardia e ben organizzata.Fare un parallelo con l'As Bari risulta quanto meno arduo:"La prima cosa fatta dalla nuova proprietà del Novara è stata quella di creare le strutture:dai campi d'allenamento delle giovanili sino alle strutture per la prima squadra.A Bari c'è sempre stata improvvisazione e poca chiarezza verso i tifosi.Non si è mai avuto il coraggio di dire quali erano i programmi e quasi mai si sono mantenute le promesse!"
Se il Bari di Bigica era un Bari di baresi, quello di Torrente da poco spazio ai giocatori made in Bari:"Sarebbe bello vedere in prima squadra giocatori provenienti dal settore giovanile.Bisognerebbe puntare su ragazzi che hanno voglia d'imporsi e buttarli nella mischia!"
La piacevole chiacchierata si conclude con un augurio al giovane allenatore: vederlo un giorno sulla panchina del San Nicola:"Allenare il Bari sarebbe fantastico,specie per un barese come me.Inutile dire che a Bari verrei a piedi!"
L'appuntamento è quindi per martedi prossimo con il prossimo"ex con orgoglio".
Nicola Lucarelli
Orgogliobarese.it
