da Pacha_Dom » 02/02/2016, 13:38
La vendetta di Sciau, nuova vita allo Spezia. All’andata sorse malessere: quel litigio con Pestrin…
Quel gol dell’ex ancor più amaro, quando a segnarlo è un giocatore che hai deliberatamente messo da parte da oltre un mese. Forse s’è messo da parte un po’ da solo, Daniele Sciaudone. “Che non s’è ambientato, può capitare”, dice un Torrente visibilmente irretito dalla beffa del gol dell’ex barese, comunque etichettato come “uno dei migliori centrocampisti in circolazione in Serie B”. I due non si sono abbracciati a fine partita, proprio Torrente l’aveva voluto in granata in estate. Sciau ha fatto benissimo con l’Avellino alla prima giornata, poi il suo rendimento è calato e sono arrivate anche delle esclusioni, vedi Crotone. “La condizione non è al top”, si diceva. Vero, non aveva praticamente partecipato agli allenamenti estivi del Catania, iniziati per giunta in ritardo. La forma fisica…e la testa, più che altro. Quell’ultimo atto contro il Cagliari il 24 dicembre – quando assieme ai compagni Pestrin e Rossi diede la nervosa caccia a Tello – è testimonianza di un giocatore che all’Arechi non era più sereno. Ieri Sciaudone s’è sportivamente vendicato, ci ha messo pure lo zampino personale quando tutti pensavano potesse essere l’altro ex di turno Piccolo (autore comunque di una prova egregia) l’uomo da tenere sott’occhio in zona gol. Coda ha svelato, in sala stampa, che “Sciaudone aveva promesso il gol dell’ex nel corso di una cena fatta qualche giorno fa per salutarci. Purtroppo c’è riuscito”. Quelle cose dette in vino veritas che poi tramortiscono peggio di una bevuta fuori misura.
Prima della gara aveva salutato calorosamente i suoi ex compagni, lui che da un mese ormai non s’allenava più con loro, non essendo stato convocato per il ritiro di Serino che aveva aperto il 2016. Da epurato, pacco da cedere assolutamente, all’esordio scintillante con lo Spezia, proprio ai danni della Salernitana. Quando è destino, è destino: ha fatto male nella sua avventura granata. Ieri sera ha fatto male… proprio alla Salernitana, a suon di motivazioni. Domande spontanee: come mai a Salerno non le ha avute, sebbene il mister riponesse piena fiducia nei suoi confronti? Perchè non è riuscito ad “ambientarsi”? Dov’è la reale causa del suo rendimento al di sotto delle aspettative con il cavalluccio sul petto e, in generale, di un nervosismo spesso ingiustificato? Rewind, signori, alla gara d’andata, quando Sciaudone quasi venne alle mani con capitan Manolo Pestrin in mezzo al campo (clicca qui per leggere l’articolo), davanti ai 12mila spettatori dell’Arechi che ingoiarono il rospo dello 0-2 dei bianconeri all’epoca allenati da Bjelica. Discussione più che animata, poi messa in un cantuccio al grido di quel “sono cose che capitano ma finiscono lì, è tutto chiarito”. Evidentemente si sbagliavano.
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