Il pluripregiudicato 44enne ha puntato il revolver contro gli agenti, scappando con la complicità di donne e bambini del quartiere Libertà. Indossava un giubbotto antiproiettile e una parrucca
C'erano anche donne e bambini tra coloro che il 4 novembre scorso al quartiere Libertà sono scesi in strada per aiutare il pluripregiudicato Giovanni Cassano, di 44 anni, a sfuggire all'arresto. È lo scenario che emerge dall'indagine della polizia che ha fermato l'uomo. Cassano, fratellastro del calciatore Antonio, il 4 novembre scorso è stato notato da due agenti della mobile mentre assieme a un complice si nascondeva dietro un cassonetto della spazzatura.
Quando uno dei due agenti ha cercato di bloccare i due, Cassano - che indossava una parrucca e un giubbotto antiproiettile - non ha esitato a puntare un revolver contro i poliziotti, dandosi poi alla fuga. È
stato un gruppo di residenti del quartiere a intervenire per aiutarlo a scappare mentre il suo complice si era già dato alla fuga.
Riconosciuto dalla polizia, Cassano è stato fermato dopo due settimane e mezzo. L'inseguimento è avvenuto pochi giorni dopo l'omicidio di Antonio Luisi, esponente del clan Strisciuglio.
Repubblica