Il fondo pubblico di investimento 1Malaysia Development Bank (1MDB) è andato in default per non aver rimborsato 50 milioni di dollari di interessi scaduti su un'emissione di bond del 2012 da 1,75 miliardi di dollari, garantita dal fondo sovrano di Abu Dhabi Ipic.
1MDB è stato fondato nel 2009 dal premier malese, Najib Razak. Il default apre una disputa tra il fondo malese e il fondo sovrano di Abu Dhabi Ipic, garante dell'emissione, la quale accusa 1MDB di aver dirottato i soldi. Inoltre l'insolvenza rischia di provocare richieste di rimborso anticipate sugli altri debiti di 1MDB.
Il fondo malese, che ha accumulato debiti per 11 miliardi di dollari, è accusato di essersi appropriato illegalmente del denaro di diverse aziende pubbliche malesi e di averlo in parte smistato, prima delle elezioni del 2013, anche sui conti del premier Razak.
Su queste operazioni di riciclaggio nel settembre scorso l'Fbi ha aperto un'inchiesta e altre indagini sono in corso in Svizzera, a Singapore, a Hong Kong, negli Emirati Arabi Uniti e in Lussemburgo. Anche in Malesia si è aperta un'inchiesta parlamentare per far luce sul riciclaggio di denaro del fondo.
Dopo l'annuncio del default la borsa malese ha perso l'1% e la moneta nazionale il ringgit si è indebolita. 1MDB ha cercato di rassicurare il mercato sostenendo di avere ampia liquidità e di poter rimborsare tutti i suoi obbligazionisti.
Ma la vicenda rischia di riaprire una vecchia polemica e di coinvolgere il premier Razak, il quale è stato accusato essersi appropriato, tramite il fondo 1Mdb, di 687 milioni di dollari di fondi pubblici, dirottandoli sui suoi conti all'estero. L'inchiesta interna sul premier si è arenata all'inizio di quest'anno, quando Razak è stato scagionato dal procuratore generale dall'accusa di corruzione.
Secondo il capo della magistratura malese i soldi sarebbero una donazione della famiglia reale saudita e il premier li avrebbe in parte restituiti, in quanto non utilizzati. Sempre il capo della procura malese ha precisato che i reali sauditi avrebbero regalato i soldi al premier per promuovere un Islam moderato.
L'opposizione malese ha definito priva di solide basi giuridiche l'assoluzione di Razak, ricordando che lo stesso premier aveva destituito, nell'estate del 2015, il precedente procuratore generale, silurando anche alcuni ministri.
fonte: milanofinanza.it