Topic interessante e delicato.
Interessante perché verte su argomenti affascinanti quali la spiritualità, il mondo dell'invisibile, le origini ancestrali dell'uomo, la fede. D'altronde, chi fra noi, nella propria vita, non ha mai pensato, anche solo per un attimo, a tematiche di questo genere?
Delicato, invece, perché, toccando un argomento quale la religione (ma in generale, la fede, io direi), entrano in ballo reazioni umane basate essenzialmente sull'istinto (non potendo dimostrare la veridicità delle tematiche trattate dalla religione/fede in termini scientifici, concreti, razionali), le quali, se non armonizzate con l'autocontrollo, la ragione e l'intelletto, è facile che possano condurre ... beh, a una "guerra di religione" (penso che l'affermazione possa calzare a pennello in questo caso, no?
).
D'altro canto, ritrovandoci noi tutti in un forum di tifosi, chi meglio di un tifoso di calcio sa che la propria squadra del cuore può diventare fede e religione allo stesso tempo, ed è difficile rimanere "lucidi" quando questa entra in ballo nei ragionamenti, vero?
Riguardo la vera e propria discussione, preferirei non esprimermi ne in un senso ne nell'altro, cercando di rimanere un semplice ma attento osservatore (da quanto leggo, gli utenti acustica65 e Qualamano immagino siano persone preparate e competenti).
Tuttavia, ammetto che anche a me, in passato, è capitato di leggere qualche libro del Dott. Biglino, così come di vederne alcune conferenze in rete.
Indipendentemente da ciò che afferma, quel che mi ha colpito è il suo approccio alle discussioni.
Non si pone come il possessore di quali verità, ma, pur avendo una esperienza decennale nel campo delle traduzioni ebraiche (pare abbia lavorato per anni come traduttore per le Edizioni San Paolo, e alcuni suoi libri sono addirittura adottati come testi ufficiali in alcune facoltà di teologia, se non sbaglio), oltre che ad intrattenere rapporti epistolari con rabbini di facoltà americane ed israeliane, e con esperti di esegesi ebraica (almeno, da quel che ho potuto capire da qualche suo video) ... ebbene, alla fin fine, dichiara semplicemente il "diritto" di poter collocare la traduzione letterale della Bibbia al fianco di altri tipi di interpretazioni che esistono della stessa (interpretazioni secondo la Cabala, per es., ma penso ne possano esistere altre).
Poi, sta ad ognuno valutare ciò che, parebbe, sia realmente scritto nella Bibbia e, quindi, trarne le proprie conclusioni.
Io credo che debba essere questo lo spirito della discussione. Ognuno espone semplicemente ciò in cui crede, che ritiene vero, senza forzare l'altro a credere in quanto si è detto, ma lasciandolo libero di giudicare secondo la propria coscienza.
Mi permetto di suggerire ciò solo perché mi è sembrato (ma forse a torto) che il confronto (ancora agli inizi) fra i due utenti possa diventare un "No, la verità è quella che dico io", contro un "No, ti sbagli, la verità è quella che dico io".
Forse esagero, ma essendo l'argomento trattato intrigante, penso sia un peccato se si arrivasse a questo.
Nel Nuovo Testamento, se non sbaglio, Gesù sottolinea l'importanza di avere fede.
Mi pare (sempre sperando di non sbagliare) che, come esempio, faccia anche riferimento alla capacità (metaforica o meno) di far muovere una montagna solamente ordinandoglielo, se vi si crede fermamente, ovviamente.
Oppure, sempre nel NT, vi è l'episodio in cui Gesù cammina sulle acque, e Pietro (o un altro apostolo, non ricordo) tenta di fare lo stesso, ma avendo dei tentennamenti, rischia di affogare. Allorché Gesù lo ammonisce dicendogli che se avesse avuto fede, ci sarebbe riuscito.
Indipendentemente se la mia memoria sia buona o meno nel ricordare i precedenti aneddoti
, io credo che ognuno debba essere libero di avere fede in ciò che più lo faccia sentire sereno con se stessi.
Alla fine, la cosa veramente importante, secondo me, sia che si creda fermamente e senza dubbi in una religione, qualunque essa sia, oppure, che si creda che la verità non si trovi nelle attuali religioni e che, invece, l'umanità sia vittima di millenni di indottrinamento essoterico, con due "s" (magari anche per agevolarne il suo controllo/dominio, seguendo l'adagio "Dividi et Impera"), sia sforzarsi nel cercare di vivere nel Rispetto Reciproco.
E' un concetto banale, e forse molto spesso sottovalutato, ma credo che racchiuda in sé un insegnamento molto profondo, anche dal semplice punto di vista sociale.
Cordialmente,
Sportivo Italiano