110% – I pensieri sono tanti. Sappiamo che ci aspetta una partita importante e difficilissima. Come ho già detto tante volte, però, noi andremo in campo per dare il 110%. Sappiamo quello che ci giochiamo, daremo tutto per noi stessi, per la nostra famiglia e per un’intera città.
ORGOGLIO – Per me è un orgoglio. Giocarmi a 40 anni la possibilità di disputare una finale per andare in A è un qualcosa di unico, ma per me è stato unico tutto il campionato che abbiamo fatto. Comunque vada sono orgoglioso di tutti i miei compagni, abbiamo trasmesso qualcosa. Se domani ci saranno 50.000 persone allo stadio, vuol dire che qualcosa di buono lo abbiamo fatto. Mi auguro di regalare alla gente questa gioia.
USARE LA TESTA – Per me domani dovremo usare soprattutto la testa, si giocherà nei 95 minuti. Dovremo stare calmi finché non troveremo gli spazi per andare a far male, sappiamo che vivremo dei momenti di difficoltà.
DIFFERENZE TRA PRESENTE E PASSATO – Io non mi vergogno di dirlo: prima ero fatto in un modo, ora sono completamente diverso. Ora, con l’età avanzata, le partite le sento molto di più, so che il mio sogno sta per finire. La vivo in modo diverso, faccio fatica anche a dormire. Si vive per queste partite, quando smetterò quello che mi mancherà sarà proprio il pre match.
MESSAGGIO AI TIFOSI – Io non devo dire niente a nessuno: quello che mi sento di dire è che domani saranno 95 minuti lunghi e difficili. Chiedo alla gente di sostenerci, spero che ci inciti. Domani non servono i mugugni, è una partita che ci può portare a qualcosa di unico. Tutti insieme dobbiamo cercare di arrivare all’obiettivo.
TUTTO PUO’ SUCCEDERE – Il Parma vinceva 2-0 a Cagliari e poi il Cagliari l’ha ribaltata, il Foggia ha fatto lo stesso contro l’Audace Cerignola. Dobbiamo stare sul pezzo e non abbatterci se dovesse succedere qualcosa. Le partite si possono vincere anche alla fine, questo è lo sport più bello del mondo perché ti regala gioie incredibili.
GRUPPO – E’ uno dei gruppi migliori nei quali io sono stato. Il gruppo non si fa quando si esce a cena, il gruppo si fa sul campo. Non posso che essere orgoglioso, anche di chi ha giocato meno.
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