Siamo all’82’ quando Walid Regragui, allenatore del Marocco, decide di lanciare nella mischia Walid Cheddira nel Mondiale in Qatar. In campo i nordafricani stanno pareggiando 0-0 contro la Spagna, facendo letteralmente un figurone, ma il ct marocchino non si lascia intimorire e vede nelle galoppate e nella forza atletica dell’attaccante del Bari una risorsa preziosa per fare il colpaccio.
Cheddira, al suo esordio mondiale, non se lo fa ripetere due volte, e in ben tre circostanze va vicino al gol. Ogni volta con le tipiche folate apprezzate dai tifosi baresi. Solo che manca freddezza e lucidità al 24enne nato a Loreto. Prima, al 93’, perde il tempo per calciare a rete, ben servito in profondità (e per fortuna un fuorigioco annulla l’errore). Poi, al 103’ e al 113’, ancora a un passo dal trafiggere l’estremo difensore spagnolo, si fa ipnotizzare. Gli errori, in fin dei conti, non saranno gravi. Il Marocco vincerà ai calci di rigore, anche senza il penalty di Cheddira. A fare la differenza sono le parate del portiere Bounou e le realizzazioni dei compagni di squadra. Per Cheddira l’avventura mondiale continua. Ai quarti il Marocco affronterà sabato la vincente di Svizzera-Portogallo.
Corriere del Mezzogiorno