Per poter allestire un organico importante, che possa competere per vincere anche in Serie C, è indispensabile muoversi adesso, battendo sul tempo la numerosa concorrenza che andrà a contendersi i migliori profili sul mercato.
Di questo la Società è assolutamente consapevole ed è già partito un intenso lavoro sotto traccia per individuare quali elementi possano fare al caso del Bari che verrà.
Alcune trattative sono già state intavolate, in altri casi si è trattato ancora solo di manifestazione d'interesse.
Sotto la lente d'ingrandimento dei vertici biancorossi, i nomi dei vari Iori, Lanini, Benedetti, Tutino, Litteri, Gaetano, Idda e l'ultimo in ordine di tempo, quello di Samuel Di Carmine, dell'Hellas Verona.
Ma, in attesa di chiudere i primi colpi, il nodo numero uno da sciogliere riguarda la guida tecnica.
Non si può organizzare una rosa a qualunque livello senza prima aver scelto chi ne sarà il condottiero.
Quella che porta a Piero Braglia è molto più che una semplice 'idea'.
L'esperto Allenatore toscano, seduto da due anni sulla panchina del Cosenza, è stato da tempo avvicinato dai Dirigenti biancorossi per cercare di capire se ci possa essere la reciproca volontà di venirsi incontro.
Braglia ha dato il suo assenso e di recente ha contestualmente rifiutato la proposta di rinnovo offertagli dai calabresi, ulteriore indizio questo, per immaginarlo alla guida dei Galletti.
Il tutto ha subito un'accelerata dopo la sconfitta di Angri contro la Nocerina, dove anche gli ultimi estimatori di Cornacchini hanno desistito e condiviso la scelta di sostituire il tecnico di Fano, anche in caso di vittoria del Campionato.
Il Bari, in questa Stagione, non ha mai convinto dal punto di vista del gioco, della costruzione della manovra, non ha mai entusiasmato e spesso ha difettato anche nell'approccio a determinati momenti di difficoltà o di estrema pressione.
Dato di fatto recepito dai vertici del Club, che hanno dovuto registrare anche un generale malcontento della piazza nei confronti dell'operato di Giovanni Cornacchini.
A sfavore del tecnico alcune scelte 'discutibili', la profonda insofferenza dimostrata nei confronti della Stampa e della critica in generale, oltre ad un curriculum in Serie C fatto di neanche cento panchine collezionate nelle esperienze, tutt'altro che esaltanti, fatte tra Ancona, Viterbo e Gubbio.
Ciò non vuol dire che Cornacchini non possa fare un Campionato di C di alto profilo alla guida del Bari, ma una Squadra che vuole vincere in terza serie al primo colpo non può assumersi il diritto di ‘rischiare’ e deve andare sul sicuro affidandosi ad un uomo con tanta esperienza in Categoria e maggiormente abituato a vincere, gestendo le continue e a volte pretestuose pressioni, proprie delle realtà più ambiziose e blasonate.
Quello di Piero Braglia pare essere l'identikit più adeguato, fatte queste considerazioni e certificate le prestigiose ambizioni del Bari.
La Dirigenza ha vagliato anche altre ipotesi, nel caso in cui con Braglia dovesse andare storto qualcosa in dirittura d'arrivo; si è parlato di Andrea Mandorlini, Cristiano Lucarelli e Claudio Foscarini, ma oggi più che mai è vicino a concretizzarsi il connubio con Braglia.
C'è da scommettere che nelle prossime Settimane, una volta terminata la Stagione del Bari e una volta acquisita l'aritmetica salvezza dal Cosenza, si ufficializzerà l'accordo andando a mettere nero su bianco sul contratto annuale che legherà le due parti, dando poi il via alla fitta rete di trattative che porteranno in biancorosso quelli che senza dubbio saranno i protagonisti di una grande Serie C.
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