Dezi: "Al Partenio daremo tutto. Voglio la Serie A con il Bari"
di Antonio Guido
BARI
Jacopo Dezi, che effetto le fa
giocare ad Avellino, a due
passi da Napoli?
«L'esperienza passata a Napoli
non si dimentica, ma
adesso sono un calciatore
del Bari e cercherò di fare il
massimo per conquistare la
vittoria. E' il terzo anno che
torno ad Avellino da avversario.
Per me come per tutta
la squadra sarà una partita
importantissima perchè
dovremo vincere».
Partita delicatissima visto
anche il momento attuale
dell'Avellino che è stato
strapazzato a Novara.
«Certo trasferta ardua perché
Avellino è un campo difficile
ma noi siamo pronti a giocarci
tutte le nostre carte».
Il suo primo impatto col San
Nicola è stato decisamente
positivo ricevendo consensi
e applausi da pubblico
e critica.
«Di questo sono molto contento.
Avevo tantissima voglia
di scendere in campo. Erano
sei mesi che non giocavo.
Sono stato colpito dal calore
della tifoseria che mi ha
accolto benissimo e cercherò
di ripagare il loro affetto».
Hanno colpito anche le tue
giocate con naturalezza che
sono tipiche del giocatore
di qualità.
«In questi sei mesi che sono
stato a Napoli ho avuto la fortuna
di allenarmi e di crescere
ogni giorno accanto a dei
grandi calciatori imparando
molto da una squadra che
ora è meritatamente prima
in classifica. Un grande allenatore
Sarri, sono migliorato
molto com lui e sono contento».
Sarri è anche uno dei pochi
allenatori in Italia che insegnano
calcio.
«Il suo modo di lavorare mette
una voglia incredibile di
far bene. Gli piace spiegare
al giocatore cosa deve fare,
imporre le sue idee nella maniera
più veloce possibile».
Cosa le ha insegnato?
«L'importanza della velocità
di pensiero nelle giocate, l'abilità
nel vedere le cose prima
che arrivi la palla e andare
sempre avanti».
Che adesso metterà il suo
bagaglio al servizio del Bari
«Sicuramente, sono migliorato
tanto e cercherò di dare
il massimo per arrivare più in
alto possibile col Bari».
C'è da servire meglio gente
come Rosina, Maniero,
De Luca, Sansone che non
hanno fatto tantissimi gol.
«Non c'è dubbio però che
sono giocatori importantissimi
per questa categoria. E
allora penso che tutti insieme
riusciremo ad esprimere
il potenziale giusto per la
squadra. L'importante non è
chi segna, ma riuscire a trovare
la vittoria».
Quali sono i pericoli maggiori
che il Bari può correre
ad Avellino?
«Sicuramente troveremo
un ambiente molto caldo,
ma dobbiamo solo pensare
a esprimere il nostro gioco,
essere sicuri di noi stessi.
Se riusciamo a fare le cose
al meglio, quello che ci dice
l'allenatore i risultati arriveranno».
Che rabbia quella sconfitta
col Crotone.
«Certo non meritavamo di
perdere, ma ormai Crotone
fa parte del passato».
Oggi tra i pali debutta Micai,
un ventiduenne di belle
speranze.
«Sono sicuro che se la caverà
benone perché è bravissimo».
Lei ha giocato a sinistra con
Valiani al centro e Defendi
a destra, ha funzionato questo
soluzione?
«Il mister ci da ampia libertà
di movimento, possiamo anche
scambiarci di ruolo a secondo
dello sviluppo dell'azione,
poi ognuno ritorna al
suo posto».
Qual è il suo ruolo vero.
«Centrocampista offensivo,
l'ho già detto tante volte».
Giocherebbe al centro?
«Qualsiasi cosa il mister dovesse
chiedermi cercherò
sempre di essere a disposizione,
ma credo di avere certe
qualità».
Dezi da una parte Insigne
dall'altra. Insieme nella Primavera
del Napoli e adesso
amici contro.
«Abbiamo trascorso un anno
bellissimo con la Primavera
allenata da Dodo Sormani
qualificandoci per i play-off.
Insigne è un buon giocatore
dovremo stare attenti».
C'è sempre il Napoli in cima
ai vostri sogni?
«Voglio pensare a far bene col
Bari e riuscire a conquistare
la Serie A con questa maglia».
Ad Avellino conta solo vincere?
«Si, abbiamo un solo risultato.
Dovremo dare proprio tutto».
Corriere dello Sport
