Dopo la vittoria di "corto muso" ottenuta contro il Cesena di Mignani, il Bari fa visita al Pisa di Pippo Inzaghi, seconda forza del campionato. La formazione toscana è reduce dalla vittoria esterna sul campo del Mantova. Pisa - Bari, gara valevole per la diciasettesima giornata del campionato di serie B si giocherà domani, venerdì 13 dicembre con fischio d'inizio alle ore 20.30.
L'AVVERSARIO - Il Pisa Sporting Club, meglio noto come Pisa, è una società calcistica italiana fondata nel 1909 e successivamente ricostituito in due occasioni (nel 1994 come Associazione Calcio Pisa, poi Pisa Calcio, e nel 2009 come Associazione Calcio Pisa 1909).

Il club neroazzurro vanta 7 partecipazioni alla Serie A e 36 alla Serie B. Nella stagione 1920-1921 ha partecipato alla finalissima per il titolo nazionale di massima serie. Annovera nel proprio palmarès due Coppe Mitropa, due campionati di Serie B e una Coppa Italia Serie C.

LA STORIA: I precedenti tra Pisa e Bari sono 37 e il bilancio è favorevole ai galletti: sono infatti 11 le vittorie biancorosse, 19 i pareggi e 7 le affermazioni pisane. In terra toscana si sono disputati 18 incontri e i galletti hanno avuto la meglio solo in 3 occasioni, 9 sono stati i pareggi e 6 i successi neroazzurri.

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Nicola Lucarelli
Borderline24.com

Quattordici risultati utili consecutivi e un quarto posto in classifica che, sino a qualche mese, sembrava pura utopia. Eppure, il Bari di Moreno Longo è lì in alto subito dietro le tre forze di questa serie B, vale a dire Sassuolo, Spezia e Pisa. E proprio il Pisa di Pippo Inzaghi, sarà il prossimo banco di prova dei galletti.

Per affrontare i vari temi di questo match e per fare analizzare questa prima parte del campionato cadetto, ci siamo rivolti ad un doppio ex della sfida, vale a dire Pippo Porcari che si è concesso a un’intervista in esclusiva ai microfoni di Borderline24.com.

Pippo Porcari, se le dico 17 maggio 2003, cosa le viene in mente?
"Il mio esordio in serie A con la maglia del Parma: entrai in campo insieme a Rosina al posto di Lamouchi e Nakata. Un sogno che si avverò, il sogno di un ragazzo che, partito da un settore giovanile, sognava di diventare calciatore. Farlo poi con la maglia della propria città fu il massimo".

Ma l'esordio in serie A è stato solo l'inizio di una carriera importante che l'ha vista protagonista in vari club, Novara su tutti...
"Si, a Novara ho trascorso gli anni più importanti della mia carriera. Avevo la fiducia del tecnico e c'era un gruppo unito. Facemmo una grande scalata. Sono soddisfatto della mia carriera anche se, in alcune fasi, avrei potuto fare di più e decidere di restare nella categoria superiore. Magari ho fatto qualche scelta affrettata, ma non me ne pento".

Lei è un classe 84 e ha smesso di giocare solo 2 anni fa a 39 anni suonati...
"Il calcio era la mia vita, sapevo fare solo quello. Ho giocato sino a quell'età perchè stavo bene e mi piaceva. Solo l'ultimo anno ho avuto qualche problema, giocavo nei Dilettanti e mi sono reso conto che non era più il mio calcio".

Nella sua lunga carriera ha militato anche nel Pisa, prossimo avversario del Bari. Stagione 2004-2005. Che esperienza fu?
"Quella di Pisa fu una delle mie prime esperienze nel calcio dei grandi. All'inizio giocai poco, perchè chiuso da calciatori importanti. Mi ritagliai un pò di spazio nella seconda parte della stagione. Quella neroazzurra, è una piazza calda con una grande tifoseria".

A Bari giunse invece parecchi anni dopo, nel 2015: 20 presenze e tanti rimpianti per una squadra che, sulla carta, avrebbe potuto (e dovuto) fare di più...
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Nicola Lucarelli
Borderline24.com

IL PISA – Sappiamo di andare a giocare su un campo particolarmente difficile. Il Pisa è una squadra organizzata che sta facendo un percorso importante, dalla metà campo in su è impressionante. Arriva da un percorso di punti notevole, anche se in qualche circostanza ha lasciato qualcosa per strada. Credo che le partite vadano giocate, anche il Bari ha le sue qualità, sta facendo il suo percorso, deve andare a Pisa per cercare di fare propria la partita, nonostante un avversario di prim’ordine.

FALLETTI E SIBILLI – Credo che siano due giocatori fondamentali per noi perché hanno qualità e hanno colpi e perché possono risolvere le partite con una singola giocata. Non sempre si può vincere con il gioco o con la prestazione, in alcuni casi le partite te le fanno vincere gli attaccanti. In una stagione ci sono momenti e momenti, si vivono fasi altalenanti, ma io sono convinto che loro possano dare tanto a questa squadra.

LA POSSIBILITA’ CHE I PLAYOFF NON SI FACCIANO – Penso che tutto sia possibile nel campionato di Serie B, non mi stupisco di nulla. Mi auguro che i playoff si facciano, ma è possibile quest’eventualità. La continuità è sempre un elemento fondamentale in un campionato come questo; tolto il podio, c’è grandissimo equilibrio. Il Bari deve crederci, deve provare a perseguire la strada positiva intrapresa.

DORVAL – Dorval aveva la possibilità di poter cambiare e di poter valutare altre situazioni, io ho chiesto espressamente al direttore di tenerlo qua perché lo ritenevo un giocatore di valore, un giocatore su cui puntare.

IL BARI A PISA CON LO STESSO ATTEGGIAMENTO DI LA SPEZIA? – Ci sono delle strategie che sono differenti partita per partita, io quello che mi auguro è che il Bari vada verso la direzione di giocarsi la partita contro chiunque, vorrebbe dire che sta maturando. Poi è chiaro che a volte si valutano i momenti.

FILOTTO POSITIVO – E’ un effetto sicuramente positivo, vuol dire che stiamo raccogliendo frutti positivi del lavoro cominciato in estate. Ciò detto, non ci focalizziamo su questi numeri, ma sempre e comunque sulla partita successiva.

VICARI – Vicari è completamente recuperato, il suo sarà un problema di condizione, dobbiamo valutare se farlo partire dall’inizio oppure no. Lasagna aveva subito un colpo in allenamento, oggi ha fatto parte dell’allenamento con la squadra. Abbiamo ancora tutto domani per cercare di verificarlo, poi capiremo come sta definitivamente.

OBARETIN – Penso che il percorso di Obaretin sia ottimo, non dimentichiamoci che è al primo anno in Serie B, vedo in lui un grandissimo potenziale. Se acquisirà consapevolezza nei suoi mezzi, potrà ambire a palcoscenici importanti. E’ un giocatore di grande prospettiva, va lasciato crescere in modo corretto.

MANTOVANI – E’ un giocatore importante per questa squadra, ha grande attenzione dall’inizio alla fine, ha anche una buona leadership. In campo parla, si fa sentire, questo dà sicurezza al reparto. Sono convinto però che abbiamo la possibilità di sopperire alla sua assenza, tanti altri giocatori in quel ruolo stanno crescendo. Recuperiamo, oltre a Vicari, anche Matino.

CENTROCAMPO A TRE – Ce l’abbiamo come opzione, la abbiamo già utilizzata diverse volte. Questa è una squadra che anche per caratteristiche può giocare con tre centrocampisti.

Labaricalcio

Interviene in un'intervista a T B Sport al Teatro Forma il Presidente biancorosso Luigi De Laurentiis, analizzando il mercato, multiproprietà e l'andamento della stagione; di seguito l'intervista completa:

MULTIPROPRIETÀ - "A chi nutre sospetti dico che siamo quarti, investiamo per arrivare agli obiettivi che ci siamo posti, il complottismo fa parte della società su qualunque tema. In verità , siamo imprenditori che rischiano perchè se arriviamo in serie A dobbiamo vendere in 10 giorni ma non ci interessa perchè ogni anno investiamo tanto. Nonostante gli anni neri siamo sempre ripartiti bene, se ci fosse la fila di imprenditori russi americani e non avessi venduto avrei capito i tifosi che dicono che la squadra è ostaggio di questa famiglia".

STAGIONE - "Inaspettata, nel calcio quando si ricostruisce, quando si cambia molto nello staff è difficile trovare la quadra ad inizio campionato, è sempre complicato, quando si riparte ci sono sempre difficoltà, quando in una azienda si cambiano le risorse umane. La scelta del direttore sportivo è stato il primo tassello e poi l’allenatore che ha già vinto questa categoria e di un valore umano importante, il mister ha portato tanta esperienza, ha lavorato singolarmente con tutti i calciatori, ogni singola componente per costruire il successo di una squadra di calcio, bisogna essere attenti ad analizzare ogni singola persona di una azienda, dal magazziniere al capitano.

Abbiamo scelto anche Valerio Di Cesare che è un uomo spogliatoio, aiuta la squadra, siamo stati ripagati di qualche successo lasciato per strada, la classifica riflette la qualità messa in campo fino ad ora. Io sono felice di essere a Bari".

DORVAL - "Ci stupivamo anche gli anni scorsi perchè Dorval vinceva duelli aerei anche con giocatori più alti, è stato riposizionato a sinistra che è il suo lato migliore, ha ritrovato fiducia e una maturità, ha capito la responsabilità che deve portare".

LONGO - "Avevamo valutato anche l’esonero del mister a Como, ma c'erano stati anche problemi ambientali, che poi è stata la vera ragione di quell’esonero, da una parte abbiamo cercato di capire quello e dall’altra tutto il buono di questo allenatore che era anche in cerca di riscatto".

MERCATO - "Al momento stiamo cercando di capire cosa può non funzionare o quale giocatore vuole andare via, nel frattempo stiamo capendo anche i nuovi profili, ma penserò prima alle prossime partite, vorremmo avere tutti i risultati per capire il potenziale di questa squadra, ci sono giocatori che non hanno ancora espresso il loro potenziale. La vecchia guardia va in scadenza e anche quello è ancora da capire".

GRUPPO - "Ha preso coscienza anche dopo le prime partite, pian piano si sono uniti e in campo si aiutano spesso, l’aspetto di fare gruppo la fa da padrone. Sto vedendo nascere un gruppo proprio perchè l'allenatore, Valerio e Magalini hanno formato un trio importante. Il compito dei veterani è quello che di far diventare campioni i giocatori che non si sono ancora espressi al massimo. La nascita di un bel gruppo è un investimento che sta fruttando.

Mi piacerebbe insieme al giornalismo far leggere tutto quello che c’è dietro, non si riesce a creare un ponte tra società e tifo per spiegare le dinamiche".

RUOLI - "Fare il presidente dal Bari fa invecchiare ma anche ringiovanire, anche lo scorso anno che è stato difficile, è stato un periodo impattante, ma ha insegnato tanto. È un mestiere che ti tiene impegnato 24 su 24, è un mestiere che non si ferma mai. Io non potrei mai allenare, non venendo da questo mondo, vedo questo sport come un grande spirito di competizione, pochi possono parlare di calcio in maniera tecnica".

CENTRO SPORTIVO - "Centro sportivo? Quando sono arrivato c’era il nulla, polvere e nient’altro, abbiamo ricostruito squadra, stadio e uffici. La priorità è stata ricostruire le basi, tra sponsor e altro, proprio per ricostruire la percezione del Bari. Ci sono stati due anni di covid, ad oggi abbiamo investito su un altro campo, per il futuro il centro sportivo può essere un investimento

Contropiede.it

Quarto centro stagionale per Mehdi Dorval, decisivo nel quinto successo stagionale del Bari, che ha piegato il Cesena al San Nicola.

Un nuovo colpo di testa per il laterale, sette giorni dopo l’exploit di Brescia. “La fiducia del mister aiuta tanto – ha spiegato Dorval nel post gara –. Il mister si sofferma molto sui movimenti a ridosso del secondo palo, dedico la rete alla mia famiglia. Se sono cresciuto così tanto è anche merito della squadra, che è come una famiglia. Abbiamo battuto una squadra molto forte, siamo stati bravi a soffrire. Si tratta di una vittoria importantissima”.

Labaricalcio

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