Interviene in un'intervista a T B Sport al Teatro Forma il Presidente biancorosso Luigi De Laurentiis, analizzando il mercato, multiproprietà e l'andamento della stagione; di seguito l'intervista completa:
MULTIPROPRIETÀ - "A chi nutre sospetti dico che siamo quarti, investiamo per arrivare agli obiettivi che ci siamo posti, il complottismo fa parte della società su qualunque tema. In verità , siamo imprenditori che rischiano perchè se arriviamo in serie A dobbiamo vendere in 10 giorni ma non ci interessa perchè ogni anno investiamo tanto. Nonostante gli anni neri siamo sempre ripartiti bene, se ci fosse la fila di imprenditori russi americani e non avessi venduto avrei capito i tifosi che dicono che la squadra è ostaggio di questa famiglia".
STAGIONE - "Inaspettata, nel calcio quando si ricostruisce, quando si cambia molto nello staff è difficile trovare la quadra ad inizio campionato, è sempre complicato, quando si riparte ci sono sempre difficoltà, quando in una azienda si cambiano le risorse umane. La scelta del direttore sportivo è stato il primo tassello e poi l’allenatore che ha già vinto questa categoria e di un valore umano importante, il mister ha portato tanta esperienza, ha lavorato singolarmente con tutti i calciatori, ogni singola componente per costruire il successo di una squadra di calcio, bisogna essere attenti ad analizzare ogni singola persona di una azienda, dal magazziniere al capitano.
Abbiamo scelto anche Valerio Di Cesare che è un uomo spogliatoio, aiuta la squadra, siamo stati ripagati di qualche successo lasciato per strada, la classifica riflette la qualità messa in campo fino ad ora. Io sono felice di essere a Bari".
DORVAL - "Ci stupivamo anche gli anni scorsi perchè Dorval vinceva duelli aerei anche con giocatori più alti, è stato riposizionato a sinistra che è il suo lato migliore, ha ritrovato fiducia e una maturità, ha capito la responsabilità che deve portare".
LONGO - "Avevamo valutato anche l’esonero del mister a Como, ma c'erano stati anche problemi ambientali, che poi è stata la vera ragione di quell’esonero, da una parte abbiamo cercato di capire quello e dall’altra tutto il buono di questo allenatore che era anche in cerca di riscatto".
MERCATO - "Al momento stiamo cercando di capire cosa può non funzionare o quale giocatore vuole andare via, nel frattempo stiamo capendo anche i nuovi profili, ma penserò prima alle prossime partite, vorremmo avere tutti i risultati per capire il potenziale di questa squadra, ci sono giocatori che non hanno ancora espresso il loro potenziale. La vecchia guardia va in scadenza e anche quello è ancora da capire".
GRUPPO - "Ha preso coscienza anche dopo le prime partite, pian piano si sono uniti e in campo si aiutano spesso, l’aspetto di fare gruppo la fa da padrone. Sto vedendo nascere un gruppo proprio perchè l'allenatore, Valerio e Magalini hanno formato un trio importante. Il compito dei veterani è quello che di far diventare campioni i giocatori che non si sono ancora espressi al massimo. La nascita di un bel gruppo è un investimento che sta fruttando.
Mi piacerebbe insieme al giornalismo far leggere tutto quello che c’è dietro, non si riesce a creare un ponte tra società e tifo per spiegare le dinamiche".
RUOLI - "Fare il presidente dal Bari fa invecchiare ma anche ringiovanire, anche lo scorso anno che è stato difficile, è stato un periodo impattante, ma ha insegnato tanto. È un mestiere che ti tiene impegnato 24 su 24, è un mestiere che non si ferma mai. Io non potrei mai allenare, non venendo da questo mondo, vedo questo sport come un grande spirito di competizione, pochi possono parlare di calcio in maniera tecnica".
CENTRO SPORTIVO - "Centro sportivo? Quando sono arrivato c’era il nulla, polvere e nient’altro, abbiamo ricostruito squadra, stadio e uffici. La priorità è stata ricostruire le basi, tra sponsor e altro, proprio per ricostruire la percezione del Bari. Ci sono stati due anni di covid, ad oggi abbiamo investito su un altro campo, per il futuro il centro sportivo può essere un investimento
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