Caprile, Por (Leeds United, definitivo)
Cheddira, P (Parma, definitivo)
Bosisio, DC (svincolato, definitivo)
Dorval, TS (svincolato, definitivo)
Vicari, DC (Spal, definitivo)
Benedetti, CC (Sampdoria, prestito)
Cangiano, AS (Bologna, prestito)
Mallamo, CC (Atalanta, prestito)
Bellomo, CC (Reggina, definitivo)
Ceter, P (svincolato, definitivo)
Folorunsho, CC (Napoli, prestito)
Zuzek, DC (FC Koper, definitivo)
Salcedo, Att (Inter, prestito)
Scheidler, Att (Dijon, definitivo)
  Mercurio, SP (Fidelis Andria, prestito)
Andreoni, TD (Pordenone, definitivo)
Ahmetaj, P (Monopoli, prestito)
Lollo, CC (Reggina, definitivo)
Mané, DC (Montevarchi, prestito)
Simeri, P (Monopoli, prestito)
Belli, TD (Padova, definitivo)
De Risio, CC (Monopoli, definitivo)
Perrotta, DC (Pro Vercelli, prestito)
Bianco, CC (Audace Cerignola, definitivo)
Celiento, DC (Cesena, prestito)
 
 

110% – I pensieri sono tanti. Sappiamo che ci aspetta una partita importante e difficilissima. Come ho già detto tante volte, però, noi andremo in campo per dare il 110%. Sappiamo quello che ci giochiamo, daremo tutto per noi stessi, per la nostra famiglia e per un’intera città.

ORGOGLIO – Per me è un orgoglio. Giocarmi a 40 anni la possibilità di disputare una finale per andare in A è un qualcosa di unico, ma per me è stato unico tutto il campionato che abbiamo fatto. Comunque vada sono orgoglioso di tutti i miei compagni, abbiamo trasmesso qualcosa. Se domani ci saranno 50.000 persone allo stadio, vuol dire che qualcosa di buono lo abbiamo fatto. Mi auguro di regalare alla gente questa gioia.

USARE LA TESTA – Per me domani dovremo usare soprattutto la testa, si giocherà nei 95 minuti. Dovremo stare calmi finché non troveremo gli spazi per andare a far male, sappiamo che vivremo dei momenti di difficoltà.

DIFFERENZE TRA PRESENTE E PASSATO – Io non mi vergogno di dirlo: prima ero fatto in un modo, ora sono completamente diverso. Ora, con l’età avanzata, le partite le sento molto di più, so che il mio sogno sta per finire. La vivo in modo diverso, faccio fatica anche a dormire. Si vive per queste partite, quando smetterò quello che mi mancherà sarà proprio il pre match.

MESSAGGIO AI TIFOSI – Io non devo dire niente a nessuno: quello che mi sento di dire è che domani saranno 95 minuti lunghi e difficili. Chiedo alla gente di sostenerci, spero che ci inciti. Domani non servono i mugugni, è una partita che ci può portare a qualcosa di unico. Tutti insieme dobbiamo cercare di arrivare all’obiettivo.

TUTTO PUO’ SUCCEDERE – Il Parma vinceva 2-0 a Cagliari e poi il Cagliari l’ha ribaltata, il Foggia ha fatto lo stesso contro l’Audace Cerignola. Dobbiamo stare sul pezzo e non abbatterci se dovesse succedere qualcosa. Le partite si possono vincere anche alla fine, questo è lo sport più bello del mondo perché ti regala gioie incredibili.

GRUPPO – E’ uno dei gruppi migliori nei quali io sono stato. Il gruppo non si fa quando si esce a cena, il gruppo si fa sul campo. Non posso che essere orgoglioso, anche di chi ha giocato meno.

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FARE UN GOL IN PIU’ – Domani vedremo e capiremo quali saranno le loro intenzioni. Io penso che possiamo riuscire a fare un gol in più di loro, in qualunque modo. La nostra squadra ha sempre trovato la via del gol, voglio sperare che ciò accada anche domani. Nel contempo dobbiamo stare attenti a non concedere loro nulla, non dobbiamo pensare di doverla vincere nei primi dieci minuti. Questi ragazzi faranno il loro meglio per ribaltare la partita.

DIFFERENZA TRA LUI E BISOLI – Non sono in grado di togliere l’esperienza a mister Bisoli, se l’è costruita nel corso degli anni. Io posso solo fare del mio meglio, sicuramente poi dovrò migliorare.

AVVERSARIO – Tutte le volte che prepariamo una partita cerchiamo di capire come fare male all’avversario e viceversa. Molto spesso si pensa che in campo ci andiamo soltanto noi.

FOLORUNSHO – Folorunsho non sta benissimo, è più di un mese che ha una problematica che a volte lo fa stare un po’ meglio e altre volte un po’ peggio. Ieri si è allenato con la squadra e sembrava stesse bene, domani vedremo se sarà in grado di giocare dall’inizio o a partita in corso.

RIMONTA – A noi sono capitate due partite in casa contro Genoa e Cagliari nelle quali siamo andati sotto di un gol dopo pochi minuti e l’abbiamo ripresa. Cambia poco, è come se avessimo finito l’andata 0-0 e fossimo andati sotto nel punteggio dopo due minuti.

PUCINO – Pucino sta bene, ha fatto gli ultimi due giorni con la squadra. E’ stato fermo nell’ultimo periodo, ma si è completamente ristabilito ed è a disposizione.

FARE DI TUTTO – Non vediamo l’ora che sia domani per scendere in campo, in uno stadio gremito. La partita di lunedì è andata, noi dobbiamo fare di tutto per ribaltarla come può succedere quando si affrontano due squadre che alla fine sono molto vicine come valore.

PRESIDENTE – Io il presidente lo sento costantemente, immagino arriverà domani in giornata per stare vicino alla squadra. Lui è una persona molto presente ma riservata, rispetta il lavoro mio e quello del direttore, ma quando c’è bisogno c’è sempre.

L’INSEGNAMENTO DELL’ANDATA – L’insegnamento è quello che la partita non finisce mai quando la palla è in movimento, non dovevamo subire quel gol. Non abbiamo concesso praticamente niente, abbiamo provato a creare. So che le partite vanno così, so che tante partite di quest’anno sono andate così. Non penso che sarebbe stato giusto andare a giocare una partita all’arrembaggio, non sono d’accordo con chi dice che non abbiamo avuto coraggio: una squadra che non ha coraggio non scende in campo con tre punte. Dovevamo avere solo più concentrazione, domani dovremo averne ancora di più.

CUORE E RAGIONE – Le partite vivono di tanti momenti, bisognerà buttare il cuore oltre l’ostacolo ma bisognerà anche ragionare: l’abbiamo fatto nel nostro percorso, ci sono state partite nelle quali siamo stati molto aggressivi e altre in cui siamo stati più attendisti. Dobbiamo fare la cosa giusta a seconda dei momenti.

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L'idolo biancorosso ha raccontato il suo amore per il Bari e analizzato la semifinale playoff contro il Südtirol. Ma ha anche svelato un intrigante desiderio...

Nella tifoseria biancorossa, la parola "idolo" viene associata a pochi calciatori. Eppure, nell'ultracentenaria storia del Bari, non sono mancati i campioni che hanno dato lustro alla società barese.

Tra gli idoli indiscussi e tra i personaggi più amati dai sostenitori del galletto, c'è senza dubbio Sandro Tovalieri, grande attaccante negli anni 90 ma anche accanito sostenitore e tifoso del Bari.

Tovalieri si è concesso a un’intervista in esclusiva ai microfoni di Borderline24.com per raccontare la sua carriera e per fare il punto sui galletti, attesi dalla gara 2 della semifinale playoff contro il Südtirol.

Per tutti gli appassionati di calcio lei è il "Cobra". Come mai questo soprannome e quando è stato coniato?
"E' un soprannome che mi diedero i miei compagni di squadra del Bari: Fontana, Bigica e Montanari su tutti. Facemmo un giochino nello spogliatoio, vale a dire dare un soprannome a tutti i componenti della rosa e per il sottoscritto venne fuori "il Cobra" perchè rapinatore d'area: "Mozzicavo e scappavo". Ormai non mi chiama più nessuno Tovalieri."

Qualche settimana fa è tornato a Bari e si è seduto...in panchina. Quali emozioni ha provato nel rivedere quella curva piena e quel manto erboso che l'ha vista protagonista?
"C'era anche Pietro Maiellaro. Tornare sul quel terreno di gioco è stata un'emozione meravigliosa. Bellissimo stare in tribuna o in curva, ma rimettere i piedi su quel campo che mi ha regalato tante soddisfazioni è stato fantastico. Abbiamo fatto tante foto, il giro del campo, tutto bellissimo. Il mio legame con Bari è così forte che nessuno potrà mai distruggerlo."

Attualmente vive nei pressi di Roma. Sempre nel mondo del calcio?
"Sono il responsabile del settore giovanile di una squadra che milita nel campionato d'Eccelenza, ma ora siamo in vacanza."

Cosa vuol fare da "grande" Sandro Tovalieri?
"Ho già fatto tutto, ormai sono anzianotto. Mi piace lavorare con i giovani e scoprire nuovi talenti da segnalare a diverse società. Ultimamente in Italia i settori giovanili sono venuti un pò a mancare."

I tifosi del Bari la vedrebbero molto bene nella società biancorossa. Che ruolo le piacerebbe ricoprire? Ha mai parlato con i De Laurentiis?
"Ho avuto il piacere di conoscere e salutare Luigi De Laurentiis in occasione della prima partita della nuova era, in serie D. Mi fece tanti complimenti ma non abbiamo mai affrontato altri argomenti, non sono il tipo che si propone. Se dovesse arrivare una chiamata dal Bari, mi metterei subito in auto e verrei di corsa. Per quanto concerne il ruolo, mi piacerebbe fare da trait d'union tra la società e la tifoseria, come accade anche in altre società. Avere un rapporto diretto con la tifoseria e i club. Si, mi piacerebbe..."

Veniamo alla sua lunga e prolifica carriera da bomber. Tutto è iniziato nei primi anni 80 nella giovanili della Roma...
"All'età di 11 anni indossavo già la maglia della Roma. Ho fatto tutta la trafila nel settore giovanile, vinto uno scudetto con gli Allievi nazionali e un torneo di Viareggio con la Primavera."

Lei è tifoso del Bari, ma anche della Roma. Giallorossi beffati dal Siviglia nella finale di Europa League. Solo sfortuna e qualche decisione arbitrale poco felice?
"La Roma ha fatto una partita importante. Giocavano contro una squadra che arrivava dalla Champions e che aveva già vinto sei edizioni dell'Europa League. L'arbitro in qualche situazione non ha favorito i giallorossi, per non parlare del calcio di rigore fatto ripetere. Ma le occasioni ci sono state, penso a quella clamorosa di Abraham. Rimane comunque un percorso europeo splendido con due finali conquistate in due anni."

Tornando alla sua carriera --> SEGUI IL LINK PER LEGGERE LA SECONDA PARTE DELL'INTERVISTA:
https://www.borderline24.com/2023/06/01 ... pressione/

Nicola Lucarelli
Borderline24.com

Le decisioni del Giudice Sportivo

“Il Giudice Sportivo cons. Ines Pisano, assistito da Stefania Ginesio e dal Rappresentante dell’A.I.A.
Edgardo Pansoni, nel corso della riunione del 31 maggio 2023, ha assunto le decisioni qui di seguito
riportate.

a) SOCIETA’

Ammenda di € 1.500,00: alla Soc. BARI per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato nel
recinto di giuoco alcuni bicchieri di plastica semipieni; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett.

SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA
FRATTALI Pierluigi (Bari): per avere, al 48° del secondo tempo, assunto un atteggiamento
provocatorio nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria; infrazione rilevata da un
Assistente.

Rientro amaro dal primo minuto per Raffaele Maiello: il Bari cade a Bolzano e sarà costretto a vincere nel match di ritorno al San Nicola per poter accedere alla finale dei playoff.

“E’ stato un peccato subire gol allo scadere – ha commentato il centrocampista nel post-partita -. Il pari sarebbe stato più giusto. Avremmo potuto fare molto di più, ma abbiamo tutte le carte per poter passare il turno. Nel primo tempo siamo stati propositivi, nella ripresa le squadre sono state più attente. Venerdì servirà molto di più per ribaltare la situazione”.

Riguardo la sfida del San Nicola, Maiello spiega: “Dopo il risultato dell’andata, sarà obbligatorio fare una prestazione diversa. Ci sarà un altro atteggiamento, vogliamo la finale e ce la metteremo tutta per regalare un sogno a noi stessi e ai tifosi che meritano una grande soddisfazione”.

Labaricalcio

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