Dopo i tentativi con Sampdoria e Parma, Dinan potrebbe puntare sul club pugliese dei De Laurentiis

Archiviato anzitempo un altro campionato anonimo, l'attenzione e le speranze dei tifosi del Bari sono ora rivolte quasi esclusivamente alle vicende societarie, con l’auspicio che la famiglia De Laurentiis, attuale proprietaria del club biancorosso, possa cedere la società o aprire all’ingresso di nuovi soci. Da diverse settimane, infatti, circolano voci insistenti su un possibile interesse da parte di un investitore statunitense, pronto a immettere capitali freschi in riva all’Adriatico.

Secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva dalla nostra redazione, il potenziale acquirente sarebbe Jamie Dinan, noto finanziere americano, fondatore e CEO di York Capital Management, hedge fund con sede a New York. Dinan vanta una lunga esperienza nel settore finanziario e ha già mostrato interesse per il mondo dello sport: è co-proprietario dei Milwaukee Bucks (NBA) e in passato è stato coinvolto in iniziative legate al calcio europeo.

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Nicola Lucarelli
Borderline24.com

Ad inizio campionato, il presidente della SSC Bari (pardon... amministratore unico), Luigi De Laurentiis, aveva dichiarato che l’obiettivo dei biancorossi per il torneo cadetto 2024/25 sarebbe stato il raggiungimento dei playoff: "Andremo a competere per arrivare ai playoff, sicuramente in un campionato così competitivo dove ci sono tante squadre ben allestite anche noi saremo competitivi e punteremo in alto". Un'intenzione confermata e ribadita anche a fine novembre:"Io ho sempre detto che puntavamo ai playoff, ma sapevo fosse un campionato complicato".

Un traguardo realistico, se rapportato alla disastrosa stagione precedente culminata con un drammatico playout contro la Ternana, ma tutt’altro che adeguato a una piazza come quella barese, che in Serie B ha spesso potuto contare su organici costruiti per la promozione diretta: è accaduto negli anni migliori della gestione Matarrese e persino durante le sciagurate esperienze targate Paparesta e Giancaspro.

E invece questo Bari, guidato da Moreno Longo, è riuscito a fare anche peggio, mancando l’accesso alla fase finale del torneo e chiudendo con un anonimo nono posto, che sancisce la fine anticipata della stagione. L’organico costruito dal direttore sportivo Magalini poteva – e doveva – offrire molto di più, a prescindere dalle modalità con cui sono stati ingaggiati i vari giocatori. Di conseguenza, anche Longo e la squadra portano sulle spalle le loro responsabilità, pur avendo operato in un contesto societario privo di ambizione e in un ambiente rassegnato e apatico. E nel calcio si sa: senza la spinta emotiva del pubblico e in assenza di un progetto credibile, anche per dei professionisti diventa difficile trovare le motivazioni giuste per dare quel qualcosa in più, perfino per raggiungere un obiettivo modesto come i playoff.

Tolte Sassuolo e Pisa, poche altre formazioni si sono dimostrate realmente superiori, almeno sulla carta, rispetto alla compagine biancorossa, capace di disputare ottime gare (poche) ma anche protagonista di prestazioni mediocri (molte). Senza dubbio l’impatto iniziale di Longo è stato positivo, sia sul campo sia in conferenza stampa: il suo Bari delle prime giornate mostrava intensità e voglia, raccogliendo consensi per gioco e atteggiamento. Ma, come già detto, col tempo questa energia si è affievolita, non alimentata da ciò che circondava la squadra e il Bari 2024/25 si è trasformato in una formazione normale, fin troppo simile a quella spenta dell'anno precedente.

È vero: almeno quest’anno...SEGUI IL LINK PER LEGGERE LA SECONDA PARTE DELL'ARTICOLO:

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Nicola Lucarelli
Borderline24.com

Il Bari non va oltre il nono posto: il pareggio contro il Sudtirol e la contemporanea vittoria del Cesena sul campo del Modena “condannano” la formazione biancorossa a dover guardare i playoff da spettatrice.

Questa l’analisi di Moreno Longo nel post-gara di Bolzano: “Per tante settimane il Bari si è giocato l’ingresso nei playoff. Non entrarci crea delusione. Diverse volte non abbiamo compiuto lo step necessario ma ci sono le basi per poter ripartire. Il nono posto non è un fallimento assoluto, in quanto non tutto è da buttare, ricordo che il Bari proveniva da una quasi retrocessione. La squadra ha giocato partite brutte ma ha fatto vedere ottime cose durante l’arco della stagione. L’unità con la società c’è stata sempre, a volte c’è stata divergenza nella comunicazione. Al mio futuro penserà la società, io sono pronto a ripartire. Ci sarà un confronto, ma personalmente non mi mancano le motivazioni”.

Labaricalcio

“Non siamo contenti. L’obiettivo era alla portata, ma abbiamo perso tre delle cinque partite”. Al termine di Sudtirol-Bari, parla Beppe Magalini che analizza la stagione finita a Bolzano con il pareggio a reti inviolate.

“Restano da capire le motivazioni per aver fallito la qualificazione ai playoff – ha spiegato il direttore sportivo -. Con la società verrà fatta una valutazione a tutto tondo, ma non stiamo parlando di una retrocessione. Non arrivare ai playoff non è mica la fine del mondo. Non è la serata dei processi, c’è molta delusione”

Labaricalcio

Termina con un pareggio a reti inviolate l'anonimo campionato del Bari targato Moreno Longo. Per riuscire ad entrare nella griglia playoff, i biancorossi avrebbero dovuto battere il Sudtirol e sperare in un successo del Modena contro il Cesena, ma la formazione di Mignani ha superato i canarini guadagnandosi l'accesso alla fase finale del torneo cadetto. La formazione di Longo ha creato diverse chance, senza però riuscire a concretizzarle. Finisce così, tra i cori di contestazione dei 142 tifosi baresi giunti nella lontana Bolzano, il campionato 2024/25 della Ssc Bari dei De Laurentiis.

SCELTE INIZIALI: Per la sfida ai bolzanini, mister Moreno Longo ha tutta la rosa a disposizione. Il tecnico piemontese schiera i suoi con il modulo 3-5-2: in difesa si rivede Simic, mentre Favasuli viene preferito a Oliveri. In attacco spazio alla coppia Favilli - Lasagna.
Nel Sudtirol, il tecnico Fabrizio Castori deve rinunciare all'ex Andrea Masiello. L'allenatore nativo di San Severino Marche schiera i suoi con il modulo 3-5-2: ci sono gli ex Mallamo e Molina. Panchina per Lamanna.

PRIMO TEMPO: Prima chance del...SEGUI IL LINK PER LEGGERE LA SECONDA PARTE DELL'ARTICOLO:

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Nicola Lucarelli
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