Le parole di Longo
Può cambiare qualcosa? Maiello?
«Nei tanti pareggi abbiamo lasciato per strada qualche vittoria, ma fa parte del percorso che ci ha visto chiudere le gare con rammarico. Siamo concentrati per tornare alla vittoria il prima possibile. Siamo alla terza partita in 8 giorni, valuteremo chi sta meglio e chi ha bisogno di tirare il fiato. Maiello ha attraversato un periodo particolare, con una serie di acciacchi che lo hanno limitato ad essere impiegato dall’inizio. Ora sta bene ed è recuperato a tutti gli effetti».
Che momento è per il Bari?
«L’inizio è stato caratterizzato da 2 sconfitte che hanno portato un po’ di scoramento dopo un buon precampionato. Lì la squadra è stata brava a reagire, perché visto il vissuto poteva ripiombare in una situazione critica. Le cose le abbiamo messe a posto, avremmo dovuto trasformare un po’ di pareggi in vittorie. Tuttavia, come si è visto ieri, è difficile un po’ per tutti fare risultato pieno in questo campionato, soprattutto nella zona media. Sono tutte squadre che giocano, il campionato è livellato e la classifica non la ricordo così corta negli ultimi anni. Serve equilibrio, non fare casino, restare lucidi. Altrimenti rischi di mandare all’aria tutto».
Che tempistiche per Falletti? Si può ripartire da Manzari?
«Manzari è entrato molto bene, siamo contenti. Ha avuto un impatto positivo sulla gara, a differenza del Catanzaro, ci può dare delle carte importanti. Così come Oliveri, chi è entrato ha dato una marcia in più. Lui si candida sempre a giocare dal primo minuto. Falletti credo sarà assente 20 giorni».
Cosa le è piaciuto nella ripresa?
«Tatticamente abbiamo svoltato, dopo un primo quarto d’ora nel quale loro hanno costruito bene. Il primo quarto d’ora abbiamo sbagliato i riferimenti, contro la Carrarese che ha dietro tanto lavoro e in un turno infrasettimanale che scombussola gli equilibri normali».
Le sue parole dell’altro giorno?
«Dalla mia dichiarazione si evince che ho tirato una stoccata o una frecciatina. Non è assolutamente così, se ho bisogno di dire qualcosa al mio direttore lo faccio. Non ho bisogno della conferenza stampa per lavare i panni sporchi. Sembra essere passato il messaggio di disgregazione, ma non è così. Quando parlo di budget non lo faccio per fare una critica, ma per fare un’analisi. Il mio è anche un riferimento alla programmazione. Quest’anno è di ripartenza. Se vediamo sempre il bicchiere mezzo vuoto non è formativo. Bisogna tenere sempre un ambiente unito e legato. Io sono sereno di poter fare il mio lavoro. Quando dico che dipende da dove parti, è perché questo fa la differenza. Abbiamo dovuto ricollocare il Bari, ripartite e ricostruire».
Lasagna non ha bisogno di un partner in avanti?
«Recuperiamo Favilli, è un’altra freccia oltre a Novakovich. Entrambi possono dare quell’alternanza al Lasagna di turno, che per caratteristiche in partite come quelle di Serie B con grandi transizioni ci può dare molto. Ci si poteva aspettare qualche gol in più, ma abbiamo assoluta fiducia in Lasagna».
Che Reggiana si aspetta?
«Cambia pelle molto facilmente, è difficilmente codificabile. Vanno trovati gli equilibri, con giocatori di passo e di qualità. Non puoi abbassare la guardia con nessuno».
Sibilli in che momento è?
«Arriva da un infortunio che lo aveva tenuto lontano. Ha fatto un po’ di fatica a trovare la condizione, ma è un giocatore di qualità. Penso sia questione di trovare la fiducia in se stesso e la condizione migliore. Non deve pensare alla stagione precedente».
Sgarbi?
«Nel precampionato aveva fatto delle buone cose. Adesso giocando poco viene più difficile reinserirsi. Lui sta reagendo e deve dimostrarlo».
PB – Oliveri può giocare titolare?
«Sicuramente può fare 90 minuti».
Sta pensando a gennaio?
«Penso sia prematuro, è ingeneroso per chi sta giocando e deve giocare ancora. Ci sono tante partite».
pianetabar