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dantés ha scritto:Io ho smesso da tempo di seguire e di illudermi. Osservo soltanto come fenomeno sociale, la spersonalizzazione della mia città di origine e dei suoi simboli. Vassallaggio, vittoria totale del capitale, e di una "capitale" verso una provincia, asservita. E' dolorosissimo, non ho mai tifato per altre squadre neppure come seconda scelta, pur lontano dalla mia città di origine, di famiglia, di studi, da decenni. Un senso di vuoto orribile. Senza ambizioni, senza sogni, senza speranza, senza vera e libera competizione, finalizzata, non è più sport, non si può più gioire, non ci si può più sentire parte di una comunità, di un progetto comune per il futuro. Bari trattata alla stregua di una cittadina di provincia ed estremamente periferica, ai confini di tutto. E' insopportabile, come lo è l'atteggiamento fin qui tenuto, le finzioni, il ritenere di avere a che fare con una massa di idioti, incolti, ruzzulani...da quelli del "brand".....il linguaggio manageriale, bocconiano. Liberarsene sarà cosa complicatissima, se mai. Una sola strategia possibile, per nutrire qualche speranza di cambiamento, anche se pesantissima da attuare.
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