Da qualche tempo mi trovo a Barcellona e ci starò ancora un po'. Ho avuto la fortuna di avere un biglietto per Barcellona Chelsea. Ovviamente non voglio minimamente fare paragoni, non sono pazzo, ma una cosa la devo dire. Anche a grandissimi livelli sono sempre e solo le motivazioni che fanno la differenza. Il Barcellona ha trovato subito il vantaggio con Messi, per il resto ha fatto controllo e contropiede. Hanno un buon palleggio e una consapevolezza dei propri mezzi straordinaria, si vede da come fraseggiano con la tranquillità dei forti, davanti a centolima persona circondati da una ragnatela di avversari. Ma non è questo che mi ha colpito ieri. Quello che mi ha colpito è l'atteggiamento di questi ragazzi, i più forti del mondo.
Ho visto Messi perdere palla sulla trequarti avversaria e rincorrere fino alla propria area Fabregas per riprendersi il pallone ed entrare in tackle.
Ho visto Umtiti e Pique gettarsi a corpo morto per intercettare alla disperata i tiri di Willian e Hazard dentro l'area (quei palloni sarebbero entrati), e qui la tecnica e la classe c'entrano poco, questo si chiama ardore, coraggio, voglia di vincere A TUTTI I COSTI la partita.
A quelli che dicono che siamo scarsi, io dico che è la volontà che conta. Un goal come quello preso contro lo Spezia mi fa rabbia perché mi dice che non solo non c'è la testa in alcuni dei nostri, ma non c'è neanche la voglia di vincere, la disperazione di voler vincere. La stessa di Brienza che a un certo punto è entrato in tackle su un avversario.
La squadra che abbiamo è fortissima, Basha è uno che se ne va a centrocampo tra due avversari col sombrero, Kozak in carriera ha fatto dei goal di classe purissima, Marrone ha piedi da serie A perché ha dimostrato di poterci stare tranquillamente; non ci sono bidoni in squadra, ma la testa è quella giusta per prendersi la serie A? Questa è la mia domanda.
Qualcuno dice che sono pessimista, che indico il Venezia come favorito per la terza poltrona. Lo dico e lo ribadisco perché solo giocando alla morte si sale. Galano non arriverà mai ad alti livelli se continua a fare 20 partite straordinarie e 15 da anziano che corricchia al parco (e non mi dite che è stanco, ieri Messi avrà giocato la sua quarantesima partita da settembre e lottava come un leone). Guardasse appunto Messi, perché sono sicuro che lo guarda e che è una fonte d'ispirazione per lui. Si ricordasse di se stesso durante la prima partita di quest'anno, quando si fece quaranta metri per togliere palla all'avversario. In serie A si va solo così.