di Giosè Monno
La stagione dei biancorossi si avvia al rush finale con la seria preoccupazione di finire nella zona calda della classifica, attualmente distante una sola lunghezza. Sul banco degli imputati, oltre alla società, il direttore Ciro Polito non nuovo a queste situazioni di classifica. Al direttore campano piace giocare d'azzardo per dare il suo marchio di fabbrica alle sue squadre. A volte gli riesce a volte meno. Basta tornare indietro al 2019/20 quando l'ex salernitano accetta la sfida di Castellamare. In Campania le cose partono bene, perchè Polito costruisce una squadra forte capace di riportare in serie B la Juve Stabia dopo diversi in anni. In panchina il ds si affida a Caserta. In rosa invece ci sono diverse conoscenze baresi come Mallamo, Davide Di Gennaro e Ricci.
La seconda stagione si rivela un disastro per il duo Caserta Polito. Dopo un ottimo inizio, causa la sosta forzata del lockdown la Juve Stabia crolla paurosamente partita dopo partita. Da Castellamare i giornali scrivono: "Calciatori, Caserta, Polito e dirigenza: il fallimento è totale.Un autentico suicidio sportivo che conosce ben poche attenuanti". Ma non solo. I giornali analizzando la debacle sottolineando l'assenza di identità di squadra, di idee, e armonia di gioco "una Juve Stabia brutta e perdente. Una squadra confusionaria, sconclusionata e, negli appuntamenti più importanti, intimorita e senz’anima. La retrocessione, con undici punti di vantaggio sulla terzultima a dieci giornate dalla fine, ha rappresentato un fallimento totale, segnando una delle pagine più nere della storia calcistica della città stabiese".
Non è tutto. Similitudini anche con la costruzione della rosa, pressocchè simili al Bari attuale. StabiaChannel.it scrive: "Una squadra costruita male e schierata in campo ancor peggio. Le colpe principali non possono non ricadere sul direttore sportivo Ciro Polito e su mister Fabio Caserta. Oltre che, naturalmente, su una dirigenza che non ha saputo tutelare la propria società e il patrimonio della Serie B in maniera adeguata. La Juve Stabia, tolte pochissime eccezioni, non è mai scesa in campo con lo stesso undici iniziale. Quasi trentotto formazioni diverse in trentotto giornate di campionato. Un unicum, probabilmente, nella storia del calcio. Poche idee e ben confuse. Indice, certamente, di insicurezza e improvvisazione. Anche tatticamente Fabio Caserta non ha mai trovato la giusta quadra. Per diciassette volte si è affidato al 4-3-3, nelle restanti occasioni è stato utilizzato il 3-4-2-1, il 3-5-2, il 4-2-3-1, il 4-4-2, e il 4-3-1-2. Insomma, una squadra priva di certezze e senza alcuna identità di gioco. Una Juve Stabia per niente brillante e senza personalità. E nelle ultime tre fondamentali giornate di campionato contro Venezia, Cremonese e Cosenza, mancante anche del minimo orgoglio"
Separazione inevitabile post retrocessione e nuova avventura in quel di Ascoli per Ciro Polito. Questa volta però, le scelte per il direttore sono vincenti. In bianconero compì un’impresa sportiva di grande rilievo, salvando l’Ascoli da una retrocessione in C che, nel giorno del suo arrivo nelle Marche, il 17 dicembre 2021, sembrava pressoché scontata. Quando l’ex estremo difensore sposò la causa bianconera, infatti, i punti in classifica erano appena 6, e la situazione non migliorò di certo nelle due giornate seguenti, con altrettante sconfitte consecutive, che provocarono l’allontanamento di Delio Rossi e la sua sostituzione con Sottil. Fu questa, di fatto, la prima decisione di Polito, presa prima di quel Natale, e, risultati alla mano, portò i suoi frutti. A fine stagione Polito sposò la causa Bari.
Nella prima stagione in biancorosso l'ex portiere conquista una promozione in serie B con un gruppo formato quasi interamente l'ultimo giorno di mercato che rimpinguarono la squadra con ben sette titolari. La seconda stagione con l'intuizione Cheddira (già in rosa nel campionato di C) e dell'esordiente Caprile il Bari sfiora la serie A per un pugno di mosche.
Mercato estero completamente fallimentare per il direttore campano. Nessun calciatore straniero è riuscito ad imporsi nel campionato di B: da Edjouma a Zuzek e per finire Scheidler, acquisto più pagato dai De Laurentiis a Bari.
La speranza è che i calciatori si rendano conto di una posizione di classifica pericolosa e diano una svolta ad un finale di campionato che potrebbe concludersi con una clamorosa retrocessione.
https://www.facebook.com/GMonno