Pareggio fuori casa per la squadra di Grosso con una diretta concorrente in classifica. Primo tempo spento con Micai migliore in campo. Un secondo tempo più intenso non è bastato
dal nostro inviato GINO MARTINA
Un Bari a due facce, come da un po’ di tempo a questa parte accade, riesce a uscire indenne dal Tombolato di Cittadella e pareggiare 0-0 lo scontro diretto con i veneti, anch’essi in piena zona play off. Ma con tre punti di vantaggio dai biancorossi, ora a quota 47.
Chi sperava in una prova convincente e in una vittoria della squadra allenata da Fabio Grosso, efficace di solito in trasferta e a confronto con una formazione che in casa ha sempre trovato difficoltà, ha dovuto ricredersi. I biancorossi hanno subito soprattutto nel primo tempo la dinamicità dei padroni di casa allenati da Venturato e hanno piuttosto mostrato maggiore solidità in difesa, conquistando il terzo pareggio e il sesto risultato utile consecutivo.
Il Bari ha reagito nella ripresa ma non è stato mai davvero pericoloso, per lo meno non quanto gli amaranto, nonostante gli inserimenti di Brienza e Galano nell’ultima parte di gara. Nel primo tempo il Cittadella ha chiuso il Bari nella sua metà campo. Brava la squadra allenata da Venturato nel far girare palla, tenere bassi i terzini biancorossi e a sfruttare l’estro dei tre davanti: Chiaretti, Vido e Kouame.
I Veneti hanno sfiorato in almeno tre occasioni il vantaggio. La prima dopo sessanta secondi col cross insidioso dalla destra di Vido e la deviazione mancata di Settembrini a due passi dalla porta difesa da Micai. Al 15esimo col colpo di testa a colpo sicuro di Salvi respinto dal numero uno biancorosso e al 33esimo, con un autentico regalo di Improta che, per evitare una rimessa laterale, ha servito il numero quattro avversario Iori bravo a concludere da fuori area.
Ma altrettanto bravo è stato Micai, migliore in campo per i biancorossi, a evitare il vantaggio dei padroni di casa. In questo arco di tempo la squadra allenata da Fabio Grosso ha sofferto, è riuscita a in qualche modo a contenere in qualche modo la pressione esercitata dagli avversari e ha insidiato la porta difesa da Alfonso solo in un paio di occasioni. Con una discesa e conclusione a rete centrale di Cissè al quarto minuto e un paio di incursioni di Henderson e Improta, fermate agevolmente dal Cittadella.
Nel secondo tempo, come spesso accade, è sceso in campo un altro Bari. Più intraprendente, capace di occupare anche la metà campo degli amaranto e impensierire più volte Alfonso. Ne viene fuori una partita più equilibrata. Nel primo quarto d’ora i biancorossi sono stati pericolosi in un paio di occasione, con un sinistro
di Balkovec deviato sotto la traversa dal numero uno amaranto e con un paio di cross insidiosi, tra cui quello di Improta dalla destra su cui si è avventato Cissè di testa con palla fuori. Le occasioni migliori del Cittadella arrivano su un colpo di testa in stile tutt’altro che perfetto di Diakitè che ha rischiato l’autorete al 61esimo e un destro di Arrighini al lato, lanciato a rete all’80esimo del neoentrato Strizzoli.
Repubblica