Inarrestabile Bari:
tre squilli per la A
E ora c’è il Latina
Crollo del Crotone
Partita senza storia: Galano apre nel primo tempo
e nel finale arrivano i gol di Joao Silva e Sciaudone
Irriconoscibile la squadra di Drago, mai pericolosa
DAL NOSTRO INVIATO
GENNARO BOZZA
CROTONE
Agguato a colpi
di pietre alle auto
dei tifosi baresi
di passaggio
da Taranto
I miracoli non finiscono
mai. Mica gli esami. E questo
Bari li crea a mazzi. Me ne dia
un quintale. Eccolo qua. Svantaggiato
per dover giocare a
Crotone con l’obbligo di vincere?
Niente paura: 3-0, partita
dominata, prova eccezionale,
un solo tiro in porta concesso
agli avversari. Non bastavano
i tripli e quadrupli salti mortali
del d.s. Guido Angelozzi per
inventarsi dal nulla giocatori,
allenatore e contratti che garantissero
qualche soldo in
più per sopravvivere, non bastava
la spettacolare rimonta
dal playout ai playoff, non bastava
la resurrezione di un
club fallito operata da Gianluca
Paparesta. No, il Bari dice
che i prodigi non sono finiti.
C’è la semifinale, contro il Latina,
per scatenare altro entusiasmo
e sognare ancora.
La chiave Eppure, l’avvio potrebbe
intimorire. Drago vuole
subito il colpo del k.o. e
commette l’errore di snaturare
la squadra: Dezi avanza a
destra e il 4-3-3 diventa 4-2-4
o addirittura 2-4-4, con Bernardeschi
che dalla fascia si
sposta al centro e perde i punti
di riferimento, risultando nullo.
Dovrebbe essere una tempesta
che si abbatte sul Bari,
ma ne viene fuori un venticello
che rinfresca i biancorossi.
La dimostrazione? Neanche
un tiro in porta, tant’è che il
primo pericolo arriverà solo al
42’, su angolo: Suagher colpisce
la palla col fianco e sfiora il
palo. Accertato che il Crotone
non è pericoloso, ecco venir
fuori il Bari. Il punto di partenza
è Polenta: prima stoppa le
iniziative avversarie, poi dà la
carica. Da un suo lancio, al
28’, scaturisce un grave errore
di Del Prete, pressato da Joao
Silva, il barese se ne va sulla
sinistra e manda al centro, dove
arriva Galano che segna. E
poco prima, al 25’, un possente
Cani ha costretto Gomis a
una difficile deviazione in angolo.
Campo biancorosso Da questo
momento, il Bari allunga i
tentacoli sull’intero campo,
non lascia più spazio al Crotone
(che si rivede solo al 42’
della ripresa, quando Ishak si
vede respingere da Sabelli sulla
linea l’unico tiro in porta
crotonese) e va vicino al raddoppio
più volte (di rilievo un
colpo di tacco di Cani al 10’),
finché dilaga con Joao Silva al
46’, su cross di Zanon, e Sciaudone
al 50’ dopo una percussione
del solito Cani. E’ la sesta
vittoria del Bari nelle ultime
7 trasferte, la settima nelle
ultime 8 gare. Il Crotone deve
inchinarsi, ma la sua stagione
resta di prima classe. Di fronte
ha un rullo compressore che fa
paura a tutti.
Facciamoci riconoscere Peccato,
infine, per un brutto episodio.
Nei pressi di Taranto, alla
rampa d’accesso alla strada
statale 106, un gruppo di persone
(non è certo se tifosi avversari
del Bari) ha colpito con
pietre alcune auto di tifosi baresi
in transito verso Crotone.
C’era anche un striscione con
la scritta «Da qui non passate».
Gazzetta dello Sport
